Amalfi: Le proposte oltre “Robin Hood”, per la Sostenibilità del Territorio della Divina, di UN.I.C.A Associazione Unione Imprenditori e Commercianti Amalfitani.
Ad Amalfi una squadra costituita da 65 attività economiche locali, di imprenditori e commercianti della città, si è associata in UN.I.C.A nel novembre 2023. Presieduta da Enrico Carangio, all’esordio del 2025, questo gruppo di imprenditori, dopo aver analizzato le criticità del settore, propone alcune soluzioni innovative.
Al di là delle proposte concrete avanzate dall’associazione, la “notizia” principale è quella che, finalmente sul territorio si sia compreso che non c’è più tempo, e che solo facendo fronte comune, si può arginare un turismo di massa divenuto fenomeno malsano per la comunità e per l’ambiente.
Al netto delle prossime elezioni amministrative e quindi delle eventuali candidature, appare lodevole questo tentativo di porre in “urgenza” le ataviche criticità di un turismo intensivo, dal quale in sostanza dipende la sostenibilità e la vivibilità del centro urbano di Amalfi, ridotto allo stremo dal caos più totale durante la stagione estiva, col rischio della sopravvivenza stessa del comparto turistico, oltre che della comunità residente dell’antico “capoluogo” storico.
UN.I.C.A premette che Amalfi è commercialmente una “zona disagiata”, avendo costi di trasporto di oltre il 20% in più rispetto alla media, una condizione che genera difficoltà significative non solo per l’economia delle attività commerciali, ma per la vivibilità sia dei residenti che dei turisti, ed avanza quindi delle proposte puntuali in merito a logistica e rifiuti.
L’Associazione inoltre intende collaborare con l’Amministrazione comunale ed il sindaco Daniele Milano affinché si favorisca il ritorno e la tutela di attività commerciali più diversificate, utili anche alla comunità residente e non solo al comparto turistico.
In effetti il Sindaco Milano si è mostrato sensibile a questo tema, avvalendosi anche della collaborazione di un esperto del settore, quale Josep Ejarque, nominato Destination Manager della Città di Amalfi nel 2023 affinché si adoperasse per un “Piano Strategico per il Turismo”.
Il centro storico di Amalfi infatti, è ormai uno spazio dedicato interamente all’attività turistica, quasi del tutto privo di diversità economica, nel quale l’abbandono delle attività storiche sta penalizzando fortemente i bisogni primari dei residenti.
Il rischio “spopolamento stagionale”, con il tipico effetto da villaggio turistico, sta diventamdo pericolosamente realtà, in molti dei nostri centri storici più belli.
Non è certo un caso che stiano nascendo nuovi fenomeni di intolleranza, come ad esempio quello dalla sedicente “Banda di Robin Hood“, che mette in azione anche atti illeciti, pur di contrastare il monopolio degli affitti brevi ed il modello turistico intensivo, che aggraverebbe la crisi abitativa e la disuguaglianza sociale.