Archeologia in Penisola Sorrentina. I reperti della Necropoli di Sottomonte

di lucio esposito
Sorrento, località Sottomonte – Durante i lavori di riqualificazione urbana e messa in sicurezza del tratto di Corso Italia compreso tra Vico I e Vico II Traversa Rota, è emersa una scoperta di grande rilievo archeologico: un mausoleo “a colombario” risalente all’epoca romana. Gli scavi, condotti nell’ambito del progetto promosso dal Comune di Sorrento e realizzati dalla ditta Edil Mora Soc. Coop., hanno portato alla luce importanti testimonianze storiche che gettano nuova luce sulla vita dell’antica Surrentum.
Un viaggio nel passato
L’indagine, affidata alla Duck Lab SRLS con la supervisione dell’archeologa dott.ssa Giulia Francavilla, ha permesso di recuperare una serie di reperti che testimoniano la presenza di un complesso funerario. Il termine “colombario” si riferisce alla struttura caratterizzata da nicchie per contenere urne cinerarie, spesso associate a sepolture collettive di famiglie o comunità.
Tra i reperti recuperati e ora custoditi dalla Soprintendenza, si annoverano frammenti di ceramiche, decorazioni architettoniche e iscrizioni funerarie. I materiali saranno analizzati e catalogati, in attesa di una futura esposizione presso il Museo Archeologico Georges Vallet, un polo culturale di riferimento per la storia della penisola sorrentina.
La valorizzazione del patrimonio
La scoperta rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza della tutela del patrimonio archeologico, spesso celato sotto le strade e le costruzioni moderne. Il Comune di Sorrento, in collaborazione con la Soprintendenza e gli esperti coinvolti, intende promuovere la conoscenza di questo straordinario rinvenimento attraverso iniziative culturali e didattiche.
Le immagini in anteprima
Nell’attesa di una mostra ufficiale, le prime immagini dei reperti offrono uno spaccato del lavoro di recupero e della bellezza dei manufatti rinvenuti. Si tratta di un passo fondamentale per rendere accessibili al pubblico le testimonianze di una civiltà che ha segnato profondamente il territorio.
La riqualificazione urbana, oltre a migliorare la sicurezza e la vivibilità del tratto di Corso Italia, ha dunque offerto un’insperata occasione di dialogo con il passato. Questa scoperta, resa possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni pubbliche e realtà private, è un ulteriore tassello nel mosaico storico di Sorrento, una città che continua a rivelare il suo straordinario patrimonio culturale.
Restiamo in attesa di ulteriori dettagli e di un’eventuale esposizione pubblica che possa restituire al pubblico il fascino di questo prezioso ritrovamento.
Mausoleo a Colombario scoperto da Teresa Laudonia