Un'isola molto giovane dal fascino vulcanico. |
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Campi Flegrei: nel cratere del lago Miseno, l’Isola Pennata è oggetto di vendita su Sotheby’s. Il Comune di Bacoli intende acquistarla.

8 gennaio 2025 | 20:22
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Campi Flegrei: nel cratere del lago Miseno, l’Isola Pennata è oggetto di vendita su Sotheby’s. Il Comune di Bacoli intende acquistarla.

L’isola Pennata è ubicata nel cratere del lago Miseno, nel comune di Bacoli. È un territorio circondato dal mare solo dal 4 novembre 1966, lo stesso giorno dell’alluvione di Firenze, quando a seguito di una violenta mareggiata la lingua di sabbia che lo collegava alla terraferma scomparve.

Un lembo di tufo giallo ricco di vegetazione, dove restano visibili delle strutture in laterizio, a dimostrazione che nel passato era anche popolosa.

Il Porto di Miseno al tempo dell’antica Roma, ospitava la Classis Praetoria Misenensis, prima flotta dell’impero, e costituiva un luogo strategico ma anche mitologico,non solo perché vi approdò Ulisse, ma anche per la presenza vicina del Lago d’Averno, un accesso agli Inferi: nell’Odissea, Ulissescese da lì all’inferno, per conoscere il suo futuro daTiresia l’indovino.

È notizia di oggi che nei Campi Flegrei uno studio geologico sottomarino ha svelato una caldera sconosciuta ed una vasta frana sottomarina che potrebbe aver generato un imponente tsunami, nonché anomalie magnetiche che indicano la presenza di un antico vulcano sommerso, poco a ovest di Ischia.

Nei Campi Flegrei, l’isola di Punta Pennata, è una suggestiva località di fronte alla spiaggia dello Schiaccetiello, tra le più note del litorale a Nord di Napoli, una perla dal patrimonio geologico e vulcanico unica al mondo, quindi la notizia che l’isola a forma di aguglia sia in vendita nel catalogo della nota casa d’asta Sotheby’s, è rimbombata subito molto velocemente.

Bagnata da acque cristalline nelle quali sono ancora visibili i reperti di un’antica villa romana sommersa, ha un panorama unico al mondo con Capo Miseno, Monte di Procida, e le isole di Procida e di Ischia, che la circondano facendo da sfondo.

Dalle pareti in tufo di origine vulcanica, cespugli di assenzio punteggiano un’incontaminata macchia mediterranea, che l’assenza di antropizzazione ha reso florida nei decenni.

Il sindaco di Bacoli ha subito dichiarato «siamo usciti dal dissesto, ora possiamo acquistarla» precisando che è parte della storia paesaggistica, vulcanologica ed antropologica di Bacoli, e primo cimitero della comunità bacolese nel 1700.

Sempre secondo il sindaco, Josi Della Ragione, le trattative con l’agenzia Sotheby’s International Realty Italia, sarebbero già in corso per scongiurare speculazioni e farla rientrare nel patrimonio comunale, a beneficio della collettività, si spera possa diventare una vera e propria riserva naturale.