Capri: emergenza sanitaria, mancanza di medici e lunghe liste d’attesa
Capri: emergenza sanitaria, mancanza di medici e lunghe liste d’attesa
CAPRI – Non si arresta la crisi sanitaria che affligge l’isola di Capri, ben oltre la tregua delle festività. La difficoltà di garantire un’adeguata assistenza medica, acutizzata dalla condizione di insularità, continua a destare preoccupazione tra i residenti. La carenza di personale medico ambulatoriale, che abitualmente fornisce assistenza specialistica presso il distretto sanitario e l’ospedale “Capilupi”, si fa sentire con sempre maggiore urgenza, con ripercussioni che spaziano dalla neurologia all’ortopedia.
La situazione più critica riguarda la prolungata assenza di un medico di base ad Anacapri, lasciando circa 1800 cittadini privi di assistenza primaria e senza che, ad oggi, sia stato individuato un sostituto. Un vuoto assistenziale inaccettabile che si protrae da tempo.
L’associazione “Capri senza barriere” ha lanciato un nuovo allarme, segnalando la preoccupante mancanza di un sostituto in neurologia. In un documento indirizzato al Comune, il presidente Michele Lembo sottolinea le gravi conseguenze per i pazienti, soprattutto quelli più vulnerabili, che si trovano impossibilitati a ottenere prescrizioni per terapie farmacologiche e riabilitative essenziali. La mancanza di un medico prescrittore per le terapie riabilitative neuromotorie per i minori di 65 anni costringe questi ultimi, nonostante le difficoltà motorie e le disabilità, a affrontare disagevoli trasferte sulla terraferma.
Di fronte a questa situazione insostenibile, i sindaci di Capri e Anacapri, Paolo Falco e Franco Cerrotta, hanno deciso di agire congiuntamente, richiedendo l’istituzione di una commissione sanitaria intercomunale che coinvolga tutti i comuni delle isole del golfo. L’obiettivo è affrontare in modo coordinato le criticità e trovare soluzioni concrete.
Nel frattempo, il sindaco Falco, forte della sua professione di medico chirurgo, si è attivato per garantire, in via provvisoria, la presenza di un neurologo che possa assicurare la continuità terapeutica attraverso il rinnovo dei piani terapeutici. Per quanto riguarda altre specializzazioni ambulatoriali, come nefrologia e ortopedia, il primo cittadino ha assicurato di aver sollecitato la direzione dell’ASL e di aver richiesto un nuovo incontro per avviare un percorso risolutivo, in attesa della creazione della commissione intercomunale.
Ulteriore elemento di criticità sono le liste d’attesa per le visite di controllo ambulatoriali, che in alcuni casi raggiungono i tre mesi. Un problema che si somma alla difficoltà oggettiva di attrarre medici disposti a lavorare sull’isola, a causa delle note problematiche legate alla continuità territoriale.