Castellammare di Stabia: la testimonianza shock di un bambino sui presunti abusi della professoressa a Le Iene
Castellammare di Stabia: la testimonianza shock di un bambino sui presunti abusi della professoressa a Le Iene
Un’inchiesta de Le Iene, andata in onda su Italia 1, getta nuova luce su un’inquietante vicenda di presunti abusi sessuali che coinvolge una professoressa di una scuola media di Castellammare di Stabia. Il servizio, curato da Giulio Golia, ha raccolto la cruda testimonianza di uno dei giovani studenti che accusano l’insegnante di condotte inappropriate.
Il racconto del bambino è sconvolgente. Il minore descrive incontri in un’aula isolata, dove, secondo la sua versione, si passava da conversazioni su temi adolescenziali come “primi fidanzamenti e baci” alla visione di materiale pornografico, inclusi, stando al racconto, video che ritrarrebbero la stessa docente in atteggiamenti intimi. Il bambino riferisce inoltre che l’insegnante avrebbe mostrato loro “film porno suoi. Era nuda e c’erano di questi capelli biondi. Però la faccia non c’era e si vedeva solamente il seno. E comunque lei si toccava i capezzoli”. Il racconto prosegue con dettagli ancora più espliciti, riferendo la visione di scene di rapporti sessuali.
Ancor più grave, secondo la testimonianza, sarebbero state le presunte minacce rivolte ai ragazzi per mantenerne il silenzio: “Ci faceva delle minacce di bocciarci, di dire tutto ai professori, mi faceva andare in carcere minorile”. Il bambino ha anche aggiunto che l’insegnante si sarebbe avvalsa della presunta posizione del marito, descritto come carabiniere, per intimorire ulteriormente gli alunni.
Le telecamere de Le Iene hanno raggiunto anche la dirigente scolastica, la quale ha espresso il suo rammarico per l’accaduto, sottolineando la mancata comunicazione da parte delle famiglie: “Sono troppo dispiaciuta per quanto è successo. Soprattutto per la mancanza di fiducia perché da me non è venuto nessuno ad avvisarmi. Le mamme non sono venute da me”. La preside ha inoltre ammesso possibili lacune nella vigilanza all’interno dell’istituto, soprattutto in merito alle ripetute uscite degli studenti dall’aula, tra cui una bambina con disabilità che, secondo quanto emerso, avrebbe avuto il ruolo di “palo”. “La situazione non è andata bene, è stata grave e se qualcuno lo sapeva e non me l’ha detto è ancora più grave. Oltretutto, quando io affido la classe a un docente, tu sei responsabile. Quindi tu devi sapere chi è entrato e chi è uscito, non io. Perché questi uscivano? C’è stato forse lassismo nella gestione. Chiunque è delegato deve vigilare”, ha dichiarato la dirigente.