Castellammare: il troncone di nave “Viking” ha lasciato i cantieri della Fincantieri

27 gennaio 2025 | 16:30
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Castellammare: il troncone di nave “Viking” ha lasciato i cantieri della Fincantieri

Il troncone di nave “VIKING” ha  lasciato  gli ormeggi del porto di Castellammare. Varato lo scorso 24 novembre 2024, è stato disormeggiato dalla banchina allestimento della Fincantieri S.p.A. per poi essere agganciato a due rimorchiatori d’altura nella rada del porto stabiese ed essere trasferito presso il porto di Ancona dove sarà assemblato al resto dello scafo. Al fine di garantire la sicurezza della navigazione in ambito portuale e la pubblica
incolumità di cose e persone il comandante della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, Capitano di Fregata Andrea PELLEGRINO, aveva disposto che già dalle prime ore della mattinata gli uomini ed i mezzi navali della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, sotto la costante supervisione della Sala Operativa della
Capitaneria di porto stabiese, monitorassero il disormeggio del troncone “VIKING”- nonché la manovra di uscita dello stesso dalle ostruzioni portuali garantendo, di fatto, la giusta cornice di sicurezza e l’operatività del porto stabiese – aspetto di assoluta priorità per l’Autorità Marittima anche a tutela della sicurezza della navigazione e della
salvaguardia dell’ambiente marino.

L’intera manovra si è svolta sotto il coordinamento del Comandante Andrea PELLEGRINO e grazie all’ausilio e all’estrema professionalità dei servizi Tecnico Nautici del porto (Piloti, Rimorchiatori ed Ormeggiatori) che, oltre ad aver assicurato la massima cornice di sicurezza evitando interferenze con le ordinarie attività portuali, ha anche
vigilato sul rispetto delle già esistenti ordinanze che disciplinano le diverse attività portuali. Tutte queste attività, sintesi e frutto del lavoro di programmazione e pianificazione degli ultimi mesi, sono state poste in essere al fine di garantire lo svolgimento delle operazioni in sicurezza, per gli equipaggi, le unità impiegate e l’intero contesto portuale costituendo, di fatto, un ulteriore esempio sui diversi compiti istituzionali cui è chiamata ad intervenire la Guardia Costiera italiana, sempre al servizio della comunità e delle attività marinare.