La difesa della professoressa |
Cronaca
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Castellammare, professoressa di sostegno accusata di abusi su minori: “Accuse infamanti, tutto nato da una mia segnalazione”

17 gennaio 2025 | 09:04
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Castellammare, professoressa di sostegno accusata di abusi su minori: “Accuse infamanti, tutto nato da una mia segnalazione”

Castellammare, professoressa di sostegno accusata di abusi su minori: “Accuse infamanti, tutto nato da una mia segnalazione”
Castellammare di Stabia
– Una professoressa di sostegno di 38 anni ha respinto con forza le accuse di violenza sessuale, maltrattamenti e corruzione di minorenni durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari (gip) Crasta a Benevento. La donna, accusata di aver abusato di almeno sette studenti di circa dodici anni, ha dichiarato di aver agito “in buona fede” e di avere “la coscienza pulita”.

La difesa della docente si concentra su un episodio avvenuto a novembre, quando avrebbe segnalato due studenti sorpresi a fumare una sigaretta elettronica in bagno, portando alla loro sospensione. Secondo la sua versione, da quel momento sarebbe diventata oggetto di ostilità, culminate in aggressioni fisiche a lei e a suo padre, costringendola a vivere rintanata in casa. Questa ricostruzione contrasta con quella degli inquirenti, che vedono la donna come presunta responsabile degli abusi.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Bianca Maria Colangelo e avallate dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, avrebbero portato al ritrovamento di migliaia di foto a sfondo pornografico su dispositivi elettronici riconducibili all’insegnante. Tra queste, una foto “hot” corrisponderebbe a una descrizione fornita indipendentemente da alcuni degli studenti ascoltati.

La professoressa nega anche di aver costretto un alunno a subire un rapporto orale, nonostante le testimonianze della presunta vittima e di un’altra studentessa. Per quanto riguarda le conversazioni a sfondo sessuale, la difesa sostiene che si tratti di frasi estrapolate da contesti più ampi e “decontestualizzate”, scambiate peraltro con un solo alunno.

L’inchiesta ora cerca di chiarire eventuali responsabilità a livello istituzionale, con un’indagine su registri, diari di classe e verbali di consigli di classe e d’istituto, per accertare se vi siano state denunce inascoltate. I genitori della docente, intervenuti ai microfoni di Mattino 5, hanno negato il ritrovamento di materiale pornografico in casa e hanno espresso grande preoccupazione per la figlia.

Anche il vescovo dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, Francesco Alfano, ha espresso il suo dispiacere per l’accaduto, sottolineando l’importanza di un ambiente scolastico sicuro e sereno e offrendo vicinanza alle persone coinvolte, in particolare ai bambini e alle loro famiglie.