L'inchiesta non è ancora finita |
Cronaca
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Castellammare, stretta sugli abusi: arrestata una professoressa. Fragliasso: «Indagini non concluse»

15 gennaio 2025 | 13:16
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Castellammare, stretta sugli abusi: arrestata una professoressa. Fragliasso: «Indagini non concluse»

Castellammare, stretta sugli abusi: arrestata una professoressa. Fragliasso: «Indagini non concluse»
Un’insegnante di Castellammare di Stabia è stata arrestata con l’accusa di pedofilia su minori di 14 anni, dando il via ad uno scenario inquietante su presunti abusi all’interno di una scuola media. L’arresto di Veronica Sposito, avvenuto a seguito di un’indagine coordinata dalla Procura di Torre Annunziata e condotta dai Carabinieri, getta sicuramente delle ombre su un caso già segnato da episodi di violenza.

L’inchiesta, guidata dal procuratore capo Nunzio Fragliasso e dal PM Bianca Maria Colangelo, ha subito una svolta dopo l’aggressione subita dall’insegnante lo scorso novembre da parte di genitori di alunni. Proprio da quell’episodio, gli inquirenti hanno ricostruito una serie di presunti abusi che si sarebbero consumati all’interno di una “stanza riservata” della scuola.

Secondo le indagini, la Sposito avrebbe adescato e abusato di almeno sette minori, di età compresa tra gli 11 e i 12 anni all’epoca dei fatti, alcuni dei quali non affidati formalmente alle sue cure di insegnante di sostegno. Un particolare che solleva interrogativi sulle dinamiche interne all’istituto e sulle responsabilità di chi avrebbe dovuto vigilare.

Il procuratore Fragliasso ha sottolineato la complessità e la delicatezza dell’indagine, condotta con celerità per proteggere le giovani vittime. Ha inoltre evidenziato come, anche dopo la chiusura della “saletta“, i contatti tra l’insegnante e i minori sarebbero proseguiti attraverso chat con contenuti a sfondo sessuale, dove la donna si sarebbe relazionata con i ragazzi come una coetanea.

L’arresto della Sposito, ora detenuta nel carcere di Benevento, non sembra essere il punto di arrivo dell’inchiesta. Gli inquirenti intendono fare piena luce su eventuali altre responsabilità e accertare come sia stato possibile che per un anno alcuni minori siano stati affidati a un’insegnante di sostegno senza una reale necessità.

Oltre alle testimonianze dei minori e dei loro familiari, sono stati ascoltati anche la preside e altri colleghi dell’insegnante. Dalle indagini emerge che la Sposito avrebbe agito in modo informale, prelevando i minori all’insaputa della dirigente scolastica.