Forio servizi scolastici allo sbando, Vito Iacono «La questione della mensa scolastica è una vergogna!»
Slitta al 31 gennaio 2025 l’inizio della mensa scolastica nel comune di Forio, nell’Isola d’Ischia. a darne comunicazione ufficiale il comune guidato dal sindaco Stani Verde. Un servizio che proprio non riesce a partire nonostante le lezioni siano cominciate da tempo e sui cui ritardi per motivi di “organizzazione gestionale” p intervenuto il consigliere di Minoranza Vito Iacono: «Il Comune ha affidato il servizio mensa ad una ditta che non era nella condizione logistica ed organizzativa di svolgerlo? Quali sarebbero queste “sopravvenute esigenze organizzative”? Sarebbe il caso che sulla pelle di famiglie e bambini chi rappresenta il comune di Forio recuperasse il salutare sentimento della vergogna chiedesse scusa e cooperasse con la scuola per recuperare l’irreparabile danno procurato. Hanno stravolto la vita di intere famiglie che hanno dovuto rivedere la propria organizzazione di vita per i ritardi nella partenza del servizio ed oggi si vedono costretti a aderire ad un servizio a costi assurdi e per alcuni inaccessibili– spiega Vito Iacono analizzando i fatti- E’ evidente che al momento delle iscrizioni non fossero noti i tempi e le condizioni economiche e logistiche del servizio e non vedo come sia possibile che oggi lo stesso venga imposto. Ritengo che un servizio a domanda individuale, che viene svolto solo su specifica richiesta, debba essere erogato, appunto, solo a chi ne fa domanda, per gli altri si studi una formula possibile per la famiglia e compatibile con le attività didattiche.Sono convinto che nessuno vorrà o potrà “sequestrare” i bimbi durante la pausa pranzo!– Conclude Iacono- è evidente che le responsabilità sono politiche e di chi ha votato un atto amministrativo che ha procurato gravi danni alla comunità e creato grande imbarazzo agli uffici ai quali va la mia politica e personale solidarietà!».Ma non è tutto, l’esponente consigliare di Forio entra anche nel dettaglio delle spese: «Premesso che per i rientri la coperta sembra essere molto corta, ed il comune farebbe bene a farsi parte dirigente nella mediazione tra la scuola e l’utenza invece di scappare, ritengo che l’unica soluzione sia quella di rescindere il contratto con una ditta che assolutamente non era pronta ad offrire il servizio e procedere alla gestione diretta della mensa da parte del Comune utilizzando gli oltre 800.000 euro di contributo concessi per la implementazione del servizio. rivedendo la scelta capotica del Balsofiore dove neanche sono capaci di far ripartire il cantiere di messa in sicurezza ed individuando un’area e/o un immobile dove in pochissimo tempo è possibile attrezzare e rendere funzionale il servizio. Sono convinto che con la gestione diretta il costo per l’utenza non supererebbe i 3,5/4 € e si potrebbero sviluppare sinergie con il tessuto produttivo e dell’università per un’offerta di eccellenza, creare posti di lavoro da subito. Il Sindaco e la sua maggioranza nel 2023 votò contro alla mia proposta, dovrebbe spiegare i motivi, ma ora sarebbe opportuno che cambi idea ed in fretta! Ritengo che un tavolo tecnico, la consulta per la scuola da me proposta e rappresentativa di tutte le componenti del mondo della scuola e dell’amministrazione locale potrebbe essere un momento di sintesi per trovare la migliore soluzione nell’interessa assoluto e primario dei nostri bambini!».Già alla fine dello scorso anno Iacono era intervenuto sulla questione e nel merito di una comunicazioen scritta a penna ed affissa sui cancelli della scuola turrita: «Senza entrare nel merito della qualità estetica della comunicazione, mi chiedo perché la scuola faccia da parafulmine alle evidenti deficienze dell’amministrazione locale- aveva tuonato Iacono-Tutti i disagi, i ritardi, le incertezze sono da attribuire esclusivamente a specifiche responsabilità di chi ha scelto di privatizzare il servizio, chi ha impiegato mesi per l’affidamento, chi non è riuscito a semplificare la partenza del servizio dopo tanta attesa. C’è un sindaco, una giunta comunale ed una maggioranza di consiglio comunale che ha voluto tutto questo, ad un prezzo altissimo, in tutti i sensi, peraltro rivendicando il merito. Ed ora, si assumano le evidenti responsabilità, evitino di raccontare fandonie e chiedano scusa. Superando la patetica patologia della “ridolina” imbonitrice che offende intelligenze, sensibilità e verità. Capisco, anche se non troppo, la paura ed i silenzi di tanti papà e mamma di denunciare uno schifo, ma adesso è veramente troppo».