Gestione del Porto turistico. Revocata la seduta di Consiglio il nodo Cala degli Aragonesi viene al pettine
Intanto il segretario comunale si dichiara indisponibile
Doveva essere il consiglio verità, il giorno del giudizio sulla nuova gestione del porto turistico ed invece non solo il consiglio comunale di Casamicciola Terme non si è tenuto, ma le sedute in prima ed in seconda previste a partire da questo 8 gennaio alle ore 11.00 sono state revocata. Ufficialmente si sarebbe dovuto discutere del cambiamento della modalità di gestione dell’approdo discutendo degli indirizzi che l’amministrazione intende dare non solo per il futuro dello scalo, ma anche delle concessioni. Ufficialmente a far saltare il consesso sarebbe stata l’assenza del Segretario Comunale. Non è la prima volta che accade, di fatto l’ente né è sprovvisto da oltre un anno ed attualmente sono in corso i colloqui per nominare il reggente nella sede vacante, ma con tre vicesegretari, Lisa Di Iorio, Enza Piro, Chiara Arcamone. La dottoressa Simona Accomando ha di fatto lasciato l’incarico a scavalco firmato nel 2023. La professionista ha rinunciato allo di 4 giornate per un costo di mille euro per questioni di opportunità, eccetto sporadiche e recenti apparizioni. Non ha fatto pervenire la sua presenza in questa circostanza specifica ed almeno stando alla versione ufficiale non potevano sopperire neppure i vice.
Così il Presidente del Consiglio Comunale Gianfranco Mattera ha scritto ai consiglieri avvertendo che “Preso atto della sopraggiunta indisponibilità di un Segretario Comunale per la gestione dei lavori connessi al suddetto Consiglio Comunale– evidenzia il buon Mattera- si dispone la revoca della convocazione del Consiglio Comunale, avvenuta con nota prot. 107 del 03.01.2025, in sessione straordinaria ed in seduta pubblica, in prima convocazione per il giorno mercoledì 08 gennaio 2025 e in seconda convocazione per il giorno giovedì 09 gennaio 2025 alle ore 11:00». Seguirà nuova convocazione. Questo è quanto annunciato dal Presidente Mattera che di fatto non chiude del tutto ad una ipotesi di nuova discussione (era già accaduto, ad esempio, con la convocazione sul Piano della Ricostruzione, al momento senza esito).
Temi particolarmente sentiti. La questione delle concessioni e del diportismo, poi, appare più cogente e sostanziosa che mai, anche in termini politici. Infatti. L’amministrazione di Giosi Ferrandino, dopo aver valutato l’opportunità di una gestione in proprio ed in economia, per suggellare l’impresa si affida ad uno studio legale ritenuto di comprovata fama, lo studio Soprano per procedere alla scelta delle future modalità gestorie dell’intero porto turistico di Casamicciola Terme, fin qui “diviso” dalla società partecipata in house Marina di Casamicciola e per l’appunto dal privato Cala degli Aragonesi. La concessione demaniale marittima di Cala degli Aragonesi, attiva dal 2008, gestita in comunione e che di fatto concede in sub concessione anche una fetta di porto all’ente locale è ufficialmente scaduta lo scorso 31 dicembre. Ora in consiglio si sarebbe dovuto stabile come andare avanti atteso che si è fin qui ritenuto “necessario procedere alla scelta delle future modalità gestorie dei detti beni demaniali insistenti nell’approdo turistico di Casamicciola Terme; ai sensi del D.M. 31 dicembre 1983, la gestione degli stabilimenti, approdi turistici e simili sono qualificabili come servizi pubblici locali di rilevanza economica e a domanda individuale, giacché– come ha spiegato Gaetano Grasso-nonostante la finalità turistico ricreativa soddisfi interessi privati di una fascia ristretta di utenti, sussistono nondimeno rilevanti interessi pubblici quali la valorizzazione turistica ed economica del territorio e la potenziale fruizione da parte dell’intera collettività, servizi essenziali quali l’elisoccorso, l’accesso alla via di comunicazione marina e la potenziale fruizione da parte dell’intera collettività laddove ricorrano eccezionali esigenze di trasporto pubblico; ai sensi dell’art. 14, comma 1, del D.Lgs. n. 201/2022, l’ente locale, per l’affidamento dei servizi pubblici locali provvede all’organizzazione del servizio mediante una delle seguenti modalità di gestione: affidamento a terzi mediante procedura a evidenza pubblica; affidamento a società mista; affidamento a società in house; d) limitatamente ai servizi diversi da quelli a rete, gestione in economia o mediante aziende speciali”.
Dal canto suo “Cala degli Aragonesi” non è rimasta a guardare ed ha rivendicato il proprio diritto sulla concessione demaniale marittima almeno fino al 30 settembre 2027 o fino al termine delle procedure di rinnovo, alla luce della normativa vigente e della situazione di fatto. Un rinnovo già richiesto fino al 31 dicembre 2029.
L’istanza inoltrata al Comune di Casamicciola Terme dalla società in persona del legale rappresentante rag. Antonio Pinto, prima ancora dell’approvazione della delibera di Giunta che ha “ufficializzato” le intenzioni dell’Ente, è destinata a scompaginare i piani dell’Amministrazione. Questo, più che l’assenza del segretario, potrebbe essere il motivo che ha scompigliato i piani dell’amministrazione casamicciolese.
Pinto ha tutte le intenzioni di dar valere e far proseguire l’accordo sottoscritto in regime di partenariato pubblico/privato e recepito nel titolo concessorio con cui «le parti si impegnavano a fronte dell’affidamento congiunto della concessione alla realizzazione di talune opere infrastrutturali – atte a giustificare l’affidamento e l’affidabilità del concessionario anche per eventuali e successivi affidamenti – ed alla messa a disposizione di determinati servizi che regolavano il c.d. equilibrio economico finanziario del titolo concessorio nel suo complesso (i.e. tempo necessario a garantire l’ammortamento e l’equa remunerazione degli investimenti previsti dal piano economico-finanziario), sì come declinato nel PEF». Un Piano Economico e Finanziari che lega le parti e che disciolto ora secondo la decisone politica del Ferrandino potrebbe causare uno shock e gravi ripercussioni economiche, nonché danni erariali in caso di futuri e possibili scontri sulla decisone di non prorogare la concessione a Cala propendendo per la cacciata del Pinto.
Il Comune e la società Cala risultano tuttora coobligati in solido nei confronti dell’amministrazione concedente «quanto alle realizzande opere infrastrutturali, alla prestazione dei servizi, nonché all’equilibrio dell’economico-finanziario dell’operazione (pena l’inaffidabilità del concessionario)».
In sintesi per i legali rappresentanti della Cala, «il termine di validità della concessione demaniale marittima n. 21/2008 deve ritenersi, rebus sic stantibus ed in ogni caso, “posticipato” al 30.09.2027, ovvero fino al termine di definizione delle procedure relative alla sua rinnovata assegnazione».
Di qui l’istanza affinché il Comune di Casamicciola Terme avvii le procedure di rinnovo della concessione demaniale marittima del 2008 o la proroghi in via provvisoria fino alla definizione del procedimento. Prendendo atto, in ogni caso, che il titolo concessorio continua ad avere efficacia fino al 30.9.2027 o fino alla definizione delle procedure di rinnovo richieste. E fino a tale data «la società Cala degli Aragonesi s.r.l. ed il Comune di Casamicciola Terme gestiscono legittimamente – ed in virtù di una proroga rinveniente fonte legislativa – le attività ed i servizi oggetto della concessione demaniale marittima sopra richiamata».
“Cala degli Aragonesi” si dichiara disponibile ad un incontro per valutare una modifica progettuale ed economico finanziaria del PEF originario, nonché ad integrare gli elaborati tecnici ed economici secondo le risultanze dell’istruttoria che l’amministrazione comunale è tenuta ad avviare.
Come andrà a finire? Non resta che attendere, sta di fatto che il porto turistico continua a rimanere il centro nevralgico di ogni tensione.