In Campania all’Epifania si mangia la prima pastiera dell’anno: ecco perchè
In Campania all’Epifania si mangia la prima pastiera dell’anno: ecco perchè
Non solo calze piene di dolciumi e il tradizionale pezzo di carbone, la Befana riserva una sorpresa in più ai golosi: la prima pastiera dell’anno! Questa usanza, tipicamente campana, ha radici profonde legate alla celebrazione dell’Epifania, il 6 gennaio.
Un ponte tra Natale e Pasqua
L’Epifania, infatti, non è solo la festa dei Magi, ma anche il preludio alla Pasqua, la più importante festività cristiana. La parola “Epifania” significa proprio “manifestazione divina” ed è in questo giorno che si celebra l’apparizione di Gesù ai Magi.
La pastiera: un simbolo di rinascita
E quale dolce potrebbe rappresentare meglio questo momento di rinascita e speranza se non la pastiera? Con i suoi ingredienti ricchi di significato – la ricotta bianca simbolo di purezza, il grano e le uova simboli di vita nuova, e la forma della croce che richiama l’Eucarestia – la pastiera è molto più di un semplice dolce. È un vero e proprio inno alla vita che si rinnova.
Un’anticipazione golosa
Non sorprende quindi trovare la pastiera tra i doni della Befana. È come se la vecchietta, con la sua saggezza, volesse regalarci un assaggio anticipato della gioia pasquale, invitandoci a celebrare la vita in ogni sua forma.
Dalla tradizione alla tavola
Questa usanza, che unisce la magia della Befana alla tradizione culinaria campana, è un esempio di come il cibo possa essere un potente veicolo di cultura e storia. E allora, mentre gusterete la vostra fetta di pastiera, ricordatevi che state assaporando non solo un dolce, ma un pezzo della nostra tradizione.