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L’anno si è chiuso con l’arrivo alla Stazione Zoologica Anton Dohrn, di Triton 3300/3 mkii, per viaggiare nel 2025 a 1000 metri di profondità.

2 gennaio 2025 | 14:57
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L’anno si è chiuso con l’arrivo alla Stazione Zoologica Anton Dohrn, di Triton 3300/3 mkii, per viaggiare nel 2025 a 1000 metri di profondità.

Si realizzano a distanza di più di un secolo le incredibili idee visionarie dello zoologo Anton Dohrn.

Triton 3300/3 MKII, è solo l’ultima: un moderno batiscafo destinato alle esplorazioni delle profondità del Mar Mediterraneo, dal valore di oltre 5milioni di euro, acquistato grazie ai fondi del PNRR, fondamentale per lo svolgimento del progetto EMBRC-UP.

Coordinato da Massimo Cavaliere, direttore generale della stazione Anton Dohrn di Napoli, questo progetto contribuirà a farne un hub di eccellenza.

Il nuovo batiscafo, di metri 4×3 alto 2,6metri, è giunto da Orlando-Stati Uniti, e riesce a trasportare oltre al pilota, anche due ricercatori fino ad una profondità di 1000metri.

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Può navigare per 12 ore alla profondità massima, ed a 96 a superfici minori, e con sonar, manipolatori robotici, videocamere 6K ed altri sistemi di monitoraggio, consentirà l’esplorazione degli ambienti profondi e l’effettuazione di esperimenti manipolativi.

È un traguardo non solo per la Stazione Zoologica napoletana, ma per tutta la comunità scientifica nazionale e internazionale perché riuscira a svelare le grandi domande sulla biodiversità, sul cambiamento climatico e sull’equilibrio degli ecosistemi marini.

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Oltre un secolo fa Anton Dohrn aveva già intuito, le potenzialità nascoste nei fondali marini del Mediterraneo.

Zoologo darwiniano tedesco, fonda l’omonima Stazione zoologica partenopea, che tra fine ‘800 e inizio ‘900 come anche casa Dohrn a Napoli, diventa centro culturale in cui lo stesso scienziato organizza concerti, gite ed escursioni verso Capri, Ischia e le località della costiera amalfitana e Sorrentina, ospitando i maggiori studiosi internazionali.

Le sue idee si complementarono con quelle di Alfred Krupp, industriale tedesco dell’acciaio, trasferitosi a Capri ed appassionato di biologia marina, che gli propone quella campagna di ricerche per esplorare i fondali marini che porterà alla scoperta di ben 34 specie fino ad allora ancora sconosciute.