Rapina a Piano di Sorrento: indagini lampo dei Carabinieri |
Cronaca
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“Minacciata di morte e picchiata”: arrestato il responsabile della rapina a Piano di Sorrento

17 gennaio 2025 | 10:33
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“Minacciata di morte e picchiata”: arrestato il responsabile della rapina a Piano di Sorrento

“Minacciata di morte e picchiata”: arrestato il responsabile della rapina a Piano di Sorrento

Nella mattinata del 16 gennaio 2025 i militari della Stazione Carabinieri di Piano di Sorrento della Compagnia di Sorrento hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di un 30enne di Lettere (Na), gravemente indiziato del reato di rapina aggravata.

Le indagini, condotte dai militari della Stazione Carabinieri di Piano di Sorrento, guidate dal Luogotenente Russo e coordinate da questa Procura della Repubblica, hanno consentito di raccogliere in breve tempo gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato.

La rapina, dalla connotazione particolarmente “violenta”, è stata commessa a Piano di Sorrento il 10.08.2024. La vittima, mentre era a letto nella propria “abitazione”, veniva svegliata dal sonno notturno dall’abbaiare continuo del cane proveniente dal “cortile”. La persona offesa, uscita di casa per controllare, notava la presenza di un uomo che, incurante d’essere stato visto e riconosciuto dalla vittima, per assicurarsi il possesso degli “effetti personali” che aveva già sottratto dagli ambienti di pertinenza dell’abitazione e garantirsi l’impunità, adoperava “violenza” nei confronti della malcapitata, minacciandola di “morte” e colpendola con “calci”, cagionandole delle “lesioni”.

I militari dell’Arma, intervenuti nell’immediatezza dei fatti, a seguito di “sopralluogo” rinvenivano la “refurtiva” abbandonata dal reo nei pressi dell’abitazione della donna.

La sintesi delle “risultanze investigative”, corroborata dall’analisi dei filmati dei sistemi di “videosorveglianza comunali e privati”, ha consentito di pervenire con elevata probabilità all’individuazione dell’indagato quale responsabile della condotta delittuosa su descritta.

Dopo la notifica del provvedimento cautelare il 30enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria “abitazione”.