Oggi si celebra la Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali
Oggi si celebra la Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali. Una ricorrenza nata per valorizzare la varietà linguistica e culturale del nostro Paese.
Negli ultimi anni i dialetti sono stati oggetto di un interesse crescente che ha toccato anche i mondi delle serie TV e dei social media. Una riscoperta legata alla loro natura identitaria, di espressione della storia e della cultura di un territorio.
L’iniziativa è stata istituita nel 2013 proprio dall’Unpli (Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane) per sensibilizzare istituzioni e comunità locali alla tutela e valorizzazione di questi patrimoni culturali immateriali. Ogni singola espressione in dialetto è veicolo delle conoscenze e delle tradizioni dei nostri territori. Dialetti e lingue locali sono pertanto indispensabili alla trasmissione di tali patrimoni culturali fra le generazioni.
Ma quanti sono i dialetti in Italai? Contarli è davvero difficile. Vengono distinti tre grandi insiemi: quelli settentrionali che da nord arrivano alla linea La Spezia-Rimini, quelli del centro e quelli meridionali ovvero a sud della linea Roma-Ancona.
In alcuni casi si parla di vere lingue territoriali. E’ il caso, ad esempio, del napoletano e del lombardo. Secondo il sito “Etnologue: languages of the world”, le lingue territoriali più parlate in Italia sono, in ordine decrescente, il napoletano, il siciliano, il veneto, il lombardo e il piemontese.
Una tale varietà dialettale, in passato, ha rappresentato anche un ostacolo alla comunicazione tra abitanti di regioni diverse. Come spiegato dal linguista Tullio De Mauro, però, dall’Unità d’Italia in poi diversi fattori hanno appianato le differenze, con una diffusione sempre più massiccia dell’italiano.
Dalla scuola alla stampa, per arrivare poi alla radio e alla televisione, nel tempo gli italiani si sono ritrovati sempre più uniti dalla lingua nazionale. Così, oggi si presenta piuttosto un problema opposto: alcuni dialetti rischiano di scomparire, o di essere conosciuti solo da un’esigua minoranza di persone.
Secondo dati ISTAT, nel 2015 solo il 32,2% della popolazione utilizzava oltre all’italiano un dialetto nella quotidianità. Una consuetudine in calo anche tra gli over 75. Capiamo così l’importanza della Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue locali ovvero riconoscersi uniti, cittadini di un solo Paese, riscoprendo allo stesso tempo la varietà di tradizioni e influenze culturali delle nostre regioni. Una varietà che si riflette anche nell’arte, nell’architettura, nella gastronomia, nel folklore.