Piano di Sorrento, grave incidente motociclistico nella curva del belvedere verso Positano
Piano di Sorrento, grave incidente motociclistico nella curva del belvedere verso Positano
Il centauro è precipitato da solo, dopo aver perso il controllo del mezzo. Sul posto è intervenuta la polizia municipale carottese, i vigili del Fuoco e il personale del 118 che, con i suoi presidi da trauma, ha provveduto all’immobilizzazione del paziente. Il centauro ha riportato spappolamento della milza, pneumotorace e frattura completa della gamba sinistra. Un pomeriggio da motocross sulla SS 163 Amalfitana, come ogni fine settimana la strada che porta verso la Costiera amalfitana viene presa come una pista. E l’ANAS resta a guardare. Non bastano morti, feriti, paure. Anche noi cronisti sempre sul pezzo e in strada per informare, per comunicare, per donare qualcosa di noi al prossimo come oggi ha detto Papa Francesco nell’aprire il Giubileo per il giornalisti, e ieri era San Francesco di Sales, siamo spaventati e increduli. Proprio oggi nel tornare da Positano abbiamo sudato freddo e abbiamo avuto paura, suonando il clacson a più non posso, eppure ci siamo visti sfiorare più di una volta da questi bolidi a due ruote incontrollati. Per un paio di volte la domenica abbiamo soccorso turisti finiti nel muro per il terrore di scontrarsi con queste moto. E niente, non parlate con l’ANAS di alcun tipo di intervento, faranno muro. Ovviamente parliamo dei ciechi e sordi dirigenti che da Roma o Napoli , per la Campania, gestiscono i fondi, a modo loro, pulire l’erba , a volte in maniera inutile e superficiale, o intervenire proprio per aggiustare muretti distrutti periodicamente dalle moto. I sindaci non hanno ancora capito che se non prendono mano ad azioni legali o politiche parlamentari non dure, ma durissime, non otterranno nulla. Ricordo che sull’onda emotiva di diverse morti giovani l’ex sindaco di Praiano Salvatore Gagliano presidente dell’associazione vittime della strada, l’unica iniziativa che abbia avuto un minimo senso in questi anni, quando convocò un incontro a Salerno parteciparono tutte le istituzioni, salvo proprio l’ANAS. Sull’ennesimo incidente cercheremo di sapere qualcosa di più, sul posto sono intervenuti i carabinieri che faranno i debiti accertamenti per le dinamiche , non ci meravigliamo che possano giungere notizie di altre incidenti di oggi, la Statale era terra di nessuno e lo sarà sempre e finchè non si metteranno almeno le telecamere ci sarà una quasi totale impunità e via libera. Di fatto le istituzioni autorizzano queste corse, queste incidenti, queste morte, se non applicano le tecnologie adeguate per evitarle. Sono colpevoli e menefreghisti. Siamo basiti e sgomenti, rassegnati, dopo 40 anni di articoli e denunce, ci sembra di essere di fronte a un muro di gomma impenetrabile, nulla si può contro l’indifferenza. Noi abbiamo il diritto dovere di urlarlo ed essere i testimoni del nostro tempo, i giornalisti sono gli “storici del presente” diceva Enzo Biagi e noi raccontiamo come le istituzioni hanno voluto le morti dei loro giovani non facendo la guerra senza quartiere a chi non vuole intervenire per mettere in sicurezza il territorio.
Foto Charlie 57