Porti di Napoli e Salerno. Guerra senza esclusione di colpi tra Adsp e sindacati, ora la contesta è su chi sperpera di più
Prosegue implacabile la contesa tra i sindacati e l’Adsp. Un botta e risposta quasi incessante che va avanti da settimane. Una guerra di nervi che rasenta l’isterismo collettivo. Cosi,a seguito della comunicazione delle Segreterie Regionali di FILT- CGIL, FIT CISL e UIL TRASPORTI, di prosecuzione dello sciopero per i giorni 31 gennaio e 3 e 4 febbraio 2025 ed in risposta a quelle che sonno ritenute «fuorvianti e strumentali accuse rivolte a questa Autorità di Sistema» la stessa Autorità ritiene necessario, ancora una volta, fare delle opportune precisazioni.
«Come noto, la generalità delle Autorità di sistema istituite a norma della riforma portuale, sono un soggetto giuridico che rientra, ipso iure ed in ragione della loro stessa natura di ente pubblico non economico, nel perimetro delle amministrazioni pubbliche ai fini delle rilevazioni concernenti gli andamenti dell’economia nazionale– spiega una nota del Presidente Andrea Annunziata-L’operato dell’Ente, quindi, oltre a soggiacere alla normativa di settore è tenuto per espresso dettato della legge di contabilità n. 196/2009 a rispettare le norme di finanza pubblica relative al contenimento e alla razionalizzazione della spesa e a conformarsi alle regole dell’armonizzazione contabile». Annunziata poi prosegue evidenziando che «Sulla base di questo assunto, si chiarisce in primis, che ogni atto o documento, informazione soprattutto quelle di natura economico – finanziaria, di questa Amministrazione – sono regolarmente approvati da Ministero vigilante e con appositi referti annuali, sulla gestione finanziaria, dalla Corte dei Conti – Sezione del controllo sugli Enti e – come per stessa ammissione delle tre OO.SS – pubblicati sul portale dell’Ente nella sezione Trasparenza».Per il presidente dell’Autority non c’è dubbio i sindacati diffondono diffamanti e strumentali accuse della triplice messe, la cui natura diffamatoria sarebbe messa in luce dalla norma stessa e che non sono più tollerabili. «Pertanto, in merito alle diffamanti e strumentali accuse contenute nel comunicato stampa del 20 gennaio questa Amministrazione a tutela del proprio operato e della propria immagine invita le Segreterie Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti a stemperare i toni e a contenere il linguaggio nel perimetro della dialettica sindacale. Non è più tollerabile, da parte di questa Autorità, un comportamento del Sindacato Confederale che da oltre due anni, da un lato reitera accuse infondate per denigrare ogni azione posta in essere da questa AdSP e dall’altro reclama un sano e corretto sistema di relazioni sindacali», prosegue Andrea Annunziata evidenziando la necessità di rispettare la norma ed i ruoli, i pareri dell’Avvocatura. «Inoltre, questa Amministrazione pur avendo convocato le OO.SS il 13 ed il 16 gennaio u.s. ed accolto una prima richiesta finalizzata a recuperare un confronto di merito sull’adeguamento ISTAT, ha dovuto prendere atto della impossibilità di accogliere la richiesta delle tre OO.SS., ovvero di ignorare il parere dell’Avvocatura dello Stato, richiesto sull’argomento, ai fini di una corretta erogazione delle risorse in questione- Sottolinea ancora il presidente annunciando la ferma volontà di incontrate come già previsto le sigle sindacali anche in luce . L’appuntamento è fissato per dopodomani salvo colpi di scena- Ciò nonostante, ed in seguito alla richiesta unitaria, pervenuta a questa Autorità, di convocare un ulteriore “incontro ad horas no stop”, questa Amministrazione si è resa, ancora una volta, immediatamente disponibile a riprendere il confronto per il giorno 23 gennaio p.v, seduta per altro già calendarizzata dal 13 gennaio scorso. Tuttavia, in risposta alla suddetta disponibilità offerta da questa Autorità le tre sigle sindacali hanno ritenuto di adottare, inspiegabilmente, ulteriori azioni di lotta e proclamare altre tre giornate di sciopero».In conclusione, spiega il Presidente Annunziata «questa Autorità pur disapprovando il metodo ed il merito delle motivazioni poste a sostegno della prosecuzione dello sciopero, nel solo intento di perseguire il pubblico interesse ed il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici di questa Amministrazione, conferma la propria disponibilità ad incontrare le Segreterie Regionali di FILT- CGIL, FIT CISL e UIL TRASPORTI per la data sopra indicata». I sindacati dal canto loro ieri avevano diffuso a poche intime testate il comunicato incriminato, una nota intrisa di attacchi diretti, a tratti anche personali con i vertici replicano con una nota lunga ad alcune affermazioni apparse su un quotidiano. La frase incriminata? “I dipendenti dell’AdSP guadagnano quasi il triplo dei lavoratori di altri enti pubblicie starebbero emergendo le condizioni di privilegio dei lavoratori delle Adsp rispetto a quelli impegnati in altre realtà pubbliche e con il loro comportamento rischiano di svelare trattamenti privilegiati che non sono riconosciuti altrove”. I sindacati non ci hanno visto più dalla rabbia ed in un clima già teso hanno scaricato sull’Adsp gli effetti dell’articolo di stampa: « lavoratori delle Adsp hanno un contratto di natura privatistica, regolato da specifico Ccnl dei Porti previsto dalla Legge 84/94, in nessun modo equiparabile a quello del pubblico impiego. I porti sono strategici, contribuiscono all’economia nazionale incrementandone il PIL e producono gran parte della ricchezza prodotta in Italia. Tra l’altro, le Autorità di Sistema portuale sono dotate di autonomia finanziaria e non gravano sul bilancio dello Stato»,spiegano Filt, Fit e Uiltrasporti che poi elencano numeri e dubbi partendo dallo stipendiodelle principali figure di riferimento dell’Adsp fino alle spese fatte dall’Ente su varie ed eventuali tipo «gli oltre 200mila euro per acquisire in comodato d’uso addobbi natalizi, per sponsorizzare feste patronali e per adesione al progetto “Accendi il tuo futuro””». Una lunga lista di accuse e di nota spesa con cui i sindacati ricordano ancora «i 370.000,50 europer consulenze esterne relative ad attività professionali afferenti al Piano Regolatore di sistema portuale,in stallo da anni, negli ultimi quattro anni ma anche il milione di euro in incarichi professionali vari e nel mirino finisce anche il portavoce del Presidente in scadenza, alla quale viene riconosciuto un compenso di 7.800 euro oltre accessori». I sindacati che vanno ancora di più nel dettaglio e sottolineano «gli oltre 30mila euro per acquistare 220 scatole serigrafate personalizzate e centinaia di libri tra cui spiccano 60 copie del volume “Enrico Caruso, scugnizzo della lirica” e 250 copie de ‘I Maestri del Presepe-l “arte di San Gregorio Armeno” e 11,5mila euro per realizzare opere artistiche luminose presso il porto di Salerno e gli oltre 200mila euro in attività formative affidate all’esterno», attaccano Filt Cgil, Fit CisL e Uiltrasporti.