Positano, allarme bocconi avvelenati: gatti morti nella zona della Chiesa Nuova
Positano, allarme bocconi avvelenati: gatti morti nella zona della Chiesa Nuova
Positano – Cresce la preoccupazione tra i cittadini della cittadina della Costiera amalfitana per la presenza di bocconi avvelenati nella zona della Chiesa Nuova, segnalata da residenti e associazioni animaliste. Secondo le prime informazioni, almeno tre gatti sono stati trovati morti, vittime di un possibile avvelenamento doloso. Probabilmente anche Grey, il bellissimo gatto di Tanina Vanacore, nella foto. Una cosa che ci ha davvero intristiti ed amareggiati, ci ha fatto ricordare la strage di gatti che ci fu in Via Boscariello e la perdita anche del nostro, da allora scomparso e mai più ritrovato. In quel caso vi fu un intervento deciso dell’assessore dell’amministrazione Guida Anna Celentano oltre la denuncia di Positanonews. Il dolore che si prova lo conosce solo chi vive il rapporto con i nostri amici, è una ferita che rimane aperta. Chi avvelena è un criminale e non sa che rischia anche sanzioni penali e civili gravissime.
La notizia si è rapidamente diffusa sui social network e tra gli abitanti del comune, con numerosi appelli per proteggere gli animali domestici e segnalare eventuali sospetti alle autorità.
L’allarme dell’associazione animalista Positano Animali
Un’associazione locale per la tutela degli animali “Positano Animali” sulla loro pagina facebook ufficiale ha lanciato l’allarme, esortando i proprietari di cani e gatti a non lasciarli uscire di casa per nessun motivo. “Ogni anno assistiamo a episodi di questo tipo – commentano dall’associazione – ed è fondamentale fare prevenzione e sensibilizzare la cittadinanza. Invitiamo chiunque abbia informazioni utili a contattare le autorità competenti”.
L’intervento immediato dell’assessore Anna Celentano in difesa dei gatti
“Mi è stata segnalata la presenza di esche avvelenate nella zona “Chiesa Nuova” , sono già stati trovati tre gatti deceduti per avvelenamento. Questa ignobile pratica oltre a rappresentare un rischio per animali domestici e selvatici, costituisce un grave pericolo per l’ambiente e per l’uomo, in particolare per i bambini che potrebbero accidentalmente venirne a contatto.
>L’ uccisione di animali (domestici e non) è un reato e l’autore di questi gesti, se individuato, subisce una condanna. Il codice penale (art. 544-bis) punisce infatti l’uccisione di animali «per crudeltà o senza necessità» e spargere polpette avvelenate allo scopo di uccidere animali rientra perfettamente tra le fattispecie penalmente rilevanti. Anche se l’animale si salva, a causa delle forti sofferenze inflitte dal veleno si configura comunque il reato di maltrattamento (art. 544-ter), punibile con la pena della reclusione sino a 18 mesi. Se invece l’animale non solo soffre ma come spesso accade muore solo dopo una lunga agonia, si avrà maltrattamento aggravato dalla morte, per il quale è previsto un aumento di pena.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine sono state allertate e stanno raccogliendo segnalazioni per individuare i responsabili di questo grave atto di crudeltà. Il fenomeno dei bocconi avvelenati rappresenta una minaccia non solo per gli animali, ma anche per la sicurezza pubblica.
Chiunque dovesse notare comportamenti sospetti o ritrovare ulteriori esche pericolose è invitato a segnalarlo immediatamente. Nel frattempo, le associazioni animaliste continuano la loro battaglia per garantire maggiore protezione agli amici a quattro zampe.
👉 Se ti trovi in zona, proteggi i tuoi animali e segnala qualsiasi anomalia alle autorità locali!