Positano e la Giornata della Lingua Madre, Positanonews primo a pubblicare articoli in dialetto napoletano con Sabine Cretella
Positano e la Giornata della Lingua Madre, Positanonews primo a pubblicare articoli in dialetto napoletano con Sabine Cretella . Tanti ricordi per i nostri 20 anni di storia, Positanonews nacque nel 2005, da allora non ci siamo fermati, una continua crescita, ma anche tanti ricordi. Positanonews non è stato solo il primo giornale online della Costa d’ Amalfi e di Sorrento , fra i primi in assoluto in Campania e nel Sud Italia, ma anche il primo a pubblicare online articoli di cronaca locale in napoletano e organizzammo anche una Giornata della Lingua Madre a Positano nel 2010. Ecco di seguito l’articolo di allora:
Il Preside Giuseppe Pezza ha introdotto una meravigliosa giornata con “guagliòni” invece di ragazzi. Ma nessuno si è sorpreso, infatti oggi l’Istituto Comprensivo di Positano e Praiano con l’UNESCO, come si fa in tutto il mondo, ha festeggiato la Giornata della Lingua Madre. Da un’idea di Positanonews la scuola, in collaborazione con l’associazione Posidonia e Franco di Franco, grazie allo straordinario lavoro delle maestre ed alla bravura degli alunni, ha organizzato una giornata indimenticabile per la tutela delle “diversità culturali”. Il napoletano come lo swahiili, in tutto il mondo l’Unesco dedica una giornata alla propria lingua madre. In occasione della celebrazione della Giornata Internazionale della Lingua Madre promossa dall’UNESCO e giunta ormai alla sua decima edizione, nell’Auditorium – annesso alla Scuola Secondaria di I grado di Positano – è stata organizzata una manifestazione sul tema del dialetto napoletano. “E’ una lingua – ha detto Giovanni Cervero, presidente del Forum delle associazioni, che ha letto un brano del Vangelo secondo Matteo, tradotto in napoletano nel 1832 – perchè è stato l’idioma ufficiale del Regno di Napoli, è esistita per ottocento anni, nata prima dell’italiano ed esiste ancora”. “Bisogna tutelare le diversità culturali – ha detto Simona D’Urso per l’associazione Posidonia, che ha raccolto una serie di filastrocche in napoletano – la tutela della diversità linguistica è la tutela delle diversità culturali, la tutela dell’identità e della storia di un popolo. Ci sono migliaia di lingue nel mondo, ma sono poche quelle che riescono ad emergere rispetto alle altre e ogni due settimane ne sparisce una. Quelle dell’Africa, ad esempio, sono quasi tutte orali e rischiano perciò di scomparire”.
Per tale evento gli alunni hanno preparato poesie, disegni, canti, pezzi teatrali in lingua dialettale, il tutto sotto la guida dei loro insegnanti Emilia Mansi e Maria Grazia Cinque, ma anche Rita Moretti – nonostante sia emiliana – ha dato il meglio di sé.
“Per l’associazione Positanonews, che edita una testata giornalistica online fra le più viste in Campania – dice il direttore Michele Cinque – è stata una occasione per poter promuovere la lingua madre. Sul nostro quotidiano, grazie a Sabine Cretella, siamo stati i primi a dare notizie sul web in lingua napoletana ed abbiamo una sezione sulla cultura meridionale Profondo Sud gestita da Giovanni Cervero. Lo scopo è quello di non perdere le nostre tradizioni e le nostre radici e rivendicare una dignità alla nostra cultura. E di questo ringraziamo il Preside per la sensibilità dimostrata e le insegnanti tutte per la loro grande disponibilità”.
“Abbiamo sposato a pieno questa iniziativa perchè valorizza e fa scoprire il patrimonio culturale del territorio che è anche linguistico – spiega il preside Pezza – questa iniziativa, poi ha particolare valore in quanto in questo periodo in tutto il mondo, grazie all’UNESCO, ci sono iniziative del genere. E’ un percorso che vogliamo portare avanti, ringrazio tutti perchè si è riuscito ad organizzare un evento senza risorse attingendo a quelle del territorio, Positanonews, Posidonia e l’associazione Franco Di Franco, oltre alle maestre che hanno fatto un grande lavoro”.
Per Posidonia – l’associazione presieduta da Vito Casola che porta avanti iniziative culturali ed ambientali, in particolare grazie a Maria Rosaria Manzini e Simona D’Urso – è il continuare un percorso iniziato con i “Moti dell’anima” (per la quale sono aperte le iscrizioni alla seconda edizione) e continuato con le decine di iniziative dedicate alla poesia. Con la biblioteca, diretta di Birgit Desaga Cinque, questa iniziativa diventa ancora di più strumento per il recupero delle tradizioni.
Straordinaria l’associazione “Franco di Franco” nelle persone di Giulia Talamo ed Eugenia di Franco, che hanno curato l’esibizione dei ragazzi delle classi I della Scuola Secondaria di Positano in danze e canti della tradizione positanese.
Alcune filastrocce positanesi recitate
Tengo ‘na prevela r’uva, primma acerva e po’ matura
vace‘o viento ‘a vott’’a mare, pesca pesca marenare,
marenare pesca pesca e ne pesca vintitre,
vintitre sott ’a purtella, jesce soreta ‘a cchiù bella,
jesce soreta ‘a cuncepita, cu cu ca jesce fora a la città,
cu cucurucù jesce fora e cuve tu!
LUCA SANTO
Luca santo ca se rice, ca purtava nu libro a piere,
tanto largo e tanto stritto ca ‘nce cape Gesù Cristo.
Gesù Cristo rurmeva a capo, a Maronna rurmeva a piere,
se vutava Gesù Cristo:- Becca bè, che vaie facenno?
Je vaco a chella casa ca l’angelo ‘nce trase;
Luca, Matteo, Maria Maddalena; Luca, Giuvanne, Maria t’accumpagne.
Ascette Maria Vergine cu sette mazze ‘e fuoco:
– Chi nun se vo ‘mparà ‘mParaviso nun ‘nce va;
‘mParaviso belli ccose, chi ‘nce va s’ ‘nce arriposa,
all’ Inferno mala ggente, chi ‘nce vace se ne pente
e nun serve lu pentì: chi ‘nce vace nun po’ scì!
CARNEVALE SURUNTO SURUNTO
Carnevale surunto surunto,
quann’è a Pasca facimmo li cunti,
quanno ‘a reto te sient’’e tirà,
‘o sasiccio a Don Paolo ‘o vuò pagà.