La curiosità

Punta Scutolo o Punta Scutari: Un toponimo tra storia e leggenda sulla strada da Sorrento a Vico Equense

13 gennaio 2025 | 09:59
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Punta Scutolo o Punta Scutari: Un toponimo tra storia e leggenda sulla strada da Sorrento a Vico Equense

Punta Scutolo o Punta Scutari: Un toponimo tra storia e leggenda

Quante volte, parlando di incidenti che avvengono sulla SS145 la strada che porta da Sorrento a Vico Equense, principale direttrice per l’autostrada A3 Napoli – Salerno a Castellammare di Stabia,  parlando della località come  Punta Scutari, abbiamo ricevuto critiche e commenti denigratori? Secondo alcuni, parlare di Punta Scutari sarebbe un segno di ignoranza, poiché si confonderebbe con Scutari, capitale dell’Albania. Ma qual è la vera storia dietro questo toponimo? E perché suscita così tante polemiche? Facciamo chiarezza su un argomento che intreccia storia, geografia e un pizzico di leggenda.

Un luogo, due nomi: Punta Scutolo e Punta Scutari

Punta Scutolo, conosciuta anche come Punta Scutari, è una delle località più affascinanti della Penisola Sorrentina. Situata all’estremità del promontorio che separa la baia di Meta dal territorio di Vico Equense, è un punto panoramico che regala viste mozzafiato sul Golfo di Napoli. Ma perché questo luogo ha due nomi?

La risposta si trova nei testi dello storico Goffredo Acampora, autore del volume Strade e luoghi della Penisola sorrentina. Secondo Acampora, il nome “Scutolo” deriva dal termine latino Scutulum, che significa “piccolo scudo”. La forma del promontorio, infatti, ricorda quella di uno scudo se osservato dal mare, specialmente da chi arriva da Napoli.

La confusione con Scutari

L’equivoco nasce dalla somiglianza tra il nome “Punta Scutari” e la città di Scutari, situata nel nord dell’Albania. Questa confusione fu alimentata da un errore storico attribuito a Francesco Alvino. Nel suo libro La Penisola di Sorrento, Alvino riportò il nome “Calata di Scutari”, un riferimento che derivava da una vecchia monografia su Vico Equense scritta da Gaetano Parascandolo nel 1858.

Questo errore fu poi ripreso in diverse fonti e perfino su alcune cartoline d’epoca, dove il luogo appariva con il nome “Punta Scutari”. La falsa omonimia ha così radicato l’idea che il toponimo fosse legato alla città albanese, causando numerose incomprensioni.

Critiche e polemiche: un toponimo sotto accusa

Negli anni, il nome “Punta Scutari” è stato al centro di discussioni e critiche, soprattutto da parte di chi considera scorretto l’uso di questo termine. In realtà, come dimostrano le fonti storiche, il nome ha una spiegazione precisa e non c’è alcuna ragione di considerarlo improprio.

La notorietà del luogo, purtroppo, è stata accresciuta anche da episodi meno felici. Punta Scutolo è tristemente nota per i frequenti incidenti stradali che si verificano lungo la SS 145. Questo ha contribuito a farne un punto di interesse non solo geografico, ma anche cronachistico.

Conclusioni

Punta Scutolo o Punta Scutari: comunque la si chiami, questo luogo resta uno dei simboli più suggestivi della Penisola Sorrentina. La sua storia, arricchita da errori e fraintendimenti, non fa che aggiungere fascino a un promontorio che ha incantato generazioni di viaggiatori e marinai.

Che lo si consideri uno scudo naturale o un nome dal sapore balcanico, ciò che conta è non dimenticare la bellezza e l’importanza di luoghi come questo, custodi di storia e tradizione. E la prossima volta che qualcuno critica l’uso di “Punta Scutari”, potremo rispondere con le parole della storia, a testimonianza della ricchezza culturale che il nostro territorio porta con sé.

La buona notizia è che oggi non parliamo di sinistri stradali, con morti e feriti, ma di una curiosità e cultura.