Salernitano alla guida della Consulta: Giovanni Amoroso è il nuovo Presidente della Corte Costituzionale
Salernitano alla guida della Consulta: Giovanni Amoroso è il nuovo Presidente della Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale ha un nuovo presidente. Il giudice Giovanni Amoroso è stato eletto all’unanimità nella seduta odierna. Amoroso, in carica come giudice costituzionale dal novembre 2017, succede a chi lo ha preceduto e guiderà la Consulta fino al termine del suo mandato, previsto per il novembre 2026. Contestualmente alla sua elezione, Amoroso ha designato i nuovi vicepresidenti: Francesco Viganò e Luca Antonini.
La carriera di Amoroso, nato a Mercato Sanseverino nel 1949, è un percorso di prestigio nella magistratura italiana. Entrato in magistratura nel 1975, ha iniziato la sua attività come pretore penale a Bergamo, per poi passare alla pretura del lavoro di Roma. Un passaggio cruciale della sua carriera è stato l’approdo all’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione nel 1984, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, da magistrato di tribunale a magistrato d’appello, contribuendo attivamente alla redazione di importanti sentenze in materia di lavoro.
Un elemento distintivo del suo curriculum è la lunga e profonda collaborazione con figure di spicco della Corte Costituzionale. Dal 1990 al 1999, con una parentesi di fuori ruolo, ha affiancato i giudici costituzionaliRenato Granata (di cui è stato assistente di studio a tempo pieno e poi parziale, anche durante la sua presidenza) e, successivamente, Franco Bile, consolidando una solida conoscenza del diritto costituzionale e del funzionamento della Consulta.
La sua ascesa nella magistratura è proseguita con la nomina a Consigliere di Cassazione nel 2000, con incarichi presso la Sezione Lavoro e la Terza Sezione Penale. Nel 2006 è entrato a far parte delle Sezioni Unite Civili della Cassazione, raggiungendo poi la direzione aggiunta e, successivamente, la direzione dell’Ufficio del Massimario nel 2013. Nel 2015 è stato nominato Presidente di sezione della Corte di Cassazione, con incarichi sia presso la Sezione Lavoro che presso le Sezioni Unite Civili, di cui ha anche assunto il coordinamento.