Scala, domani l’ultimo saluto alla piccola Anita. Proclamato il lutto cittadino
Domani a Scala l’ultimo saluto alla piccola Anita Bottone, deceduta improvvisamente a soli sei mesi
nell’abitazione familiare. La madre ha trovato la bambina in condizioni critiche dopo averla allattata. Inutili i tentativi di rianimazione del 118.
La sindaca di Scala, Ivana Bottone, ha espresso il cordoglio della comunità e annunciato il lutto cittadino: «Come preannunciato, in seguito al drammatico evento della morte della piccola Anita, ho ritenuto doveroso, proclamare il lutto cittadino con Ordinanza n. 1/2025, per domani, giovedì 16 gennaio 2025, in segno di cordoglio, solidarietà e partecipazione al dolore dei genitori e dei familiari tutti, sicura di interpretare il sentimento dell’intera comunità di Scala.
La proclamazione del lutto cittadino è il modo in cui l’Amministrazione Comunale intende manifestare solennemente e tangibilmente la propria sentita vicinanza alla famiglia.
Al di là di quanto indicato in ordinanza dispositiva del lutto cittadino, mi preme far giungere a tutti l’ esigenza di ritrovarci come Comunità presente, silenziosa e unita nel rispetto di quest’anima innocente e di tutti i suoi cari.
Sono certa di interpretare il sentimento collettivo che in questi giorni ha segnato tutti noi, unitamente allo sconcerto e al dolore.
Scala è una comunità che ha alti e saldi valori che sono quelli della famiglia, dell’unione e della fratellanza e so che accompagneremo, con raccoglimento e con la preghiera la dolce Anita nel suo viaggio verso la Casa del Padre, durante il rito funebre che sarà celebrato domani alle ore 16.00 nel Duomo di San Lorenzo, e soprattutto contribuiremo nel tempo, con la nostra presenza e il nostro supporto, ad alleviare il dolore di Anna e Lorenzo e della famiglia tutta per questa dolorosa perdita.
La morte è un’ esperienza che riguarda tutte le famiglie, senza eccezione alcuna. Fa parte della vita, eppure, quando tocca l’innocenza di una creatura indifesa, la morte non riesce mai ad apparirci naturale, ma rifacendomi alle parole di Papa Francesco sono certa che “i nostri cari, non sono scomparsi nel buio del nulla: la speranza ci assicura che essi sono nelle mani buone e forti di Dio. L’amore è più forte della morte. Per questo la strada è far crescere l’ amore, renderlo più solido, e l’amore ci custodirà fino al giorno in cui ogni lacrima sarà asciugata, quando non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno”.
Nell’immensa tristezza del buio e del dolore che avvolge questo tragico evento, dal profondo del cuore è ciò che auspico».