Sentenza TAR inammissibile per difetto di giurisdizione. |
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Sentenza Referendum Comunale Depuratore e Galleria , è materia del giudice ordinario. In corso di elaborazione tutti i Regolamenti Referendari.

26 gennaio 2025 | 15:42
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Sentenza Referendum Comunale Depuratore e Galleria , è materia del giudice ordinario. In corso di elaborazione tutti i Regolamenti Referendari.

In data 23 gennaio 2025 il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, ha annunciato la Sentenza circa il ricorso, presentato dal Comitato Promotore del Referendum Popolare di Maiori, contro la decisione del Consiglio Comunale che con Delibera n.37 del 26/9/2024 che aveva ritenuto “irricevibile” la richiesta referendaria su due opere pubbliche molto controverse, il Depuratore Consortile ed il Tunnel Maiori-Minori.

Il TAR all’esame della richiesta del Comitato, presentata dagli avvocati Oreste Agosto e Vincenzo Rispoli, non ha ritenuto di entrare nel merito della questione, ritenendola di fatto “inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo nei confronti di quello ordinario”, come da consolidata giurisprudenza, dalla Corte di Cassazione al Consiglio di Stato, essendo tale materia competenza del Giudice Ordinario e non di quello Amministrativo.

É interessante leggere il post pubblicato ieri sulla pagina Facebook del gruppo di minoranza “Maiori di Nuovo”, perché chiarisce come l’Istituto referendario consente ai cittadini di esprimersi direttamente su argomenti specifici di interesse locale, attraverso precise norme che lo disciplinano, stabilite nello “Statuto Comunale” e da specifici “Regolamenti”.

Il Comune di Maiori nel suo Statuto, approvato nel 1999, agli art.78-79-80 infatti, lo contempla prevedendo referendum consultivi, propositivi ed abrogativi, stabilendo che i soggetti promotori possono essere il 13% degli elettori o il Consiglio Comunale a maggioranza dei 2/3, e rimandando ad apposito “Regolamento” la disciplina, le modalità ed i tempi di presentazione della richiesta, della raccolta e della verifica delle firme; e Regolamenti relativi solo al tipo consultivo, ma non al tipo abrogativo né propositivo.

Il Referendum proposto dal Comitato, chiede l’eliminazione di “Atti Amministrativi già in essere” ovvero della suddetta delibera n.37, quindi é di tipo “Abrogativo”.

La notizia che viene comunicata dalla Consigliera Elvira D’Amato, è che anche su sollecitazione del suo gruppo, è stata finalmente avviata “l’elaborazione dei Regolamenti Referendari mancanti a livello comunale“, incluso quello abrogativo, richiesto dal Comitato.

Adesso si resta in attesa di capire quale sarà il prossimo passo del Comitato, guidato dall’ex sindaco Mario Civale, ovvero ricorrere al giudice civile entro i prossimi tre mesi, come indicato nella sentenza del TAR, oppure elaborare una strategia ex-novo.

Comunque sia, andrebbe tenuto in conto, che si tratta di due opere molto diverse tra loro dal punto di vista dell’utilità, seppur accomunate dalla comune problematica in relazione al loro impatto ambientale sul territorio.

Generico gennaio 2025

Quello che è certo è che queste due mega-opere stanno generando molti malumori tra i cittadini, e rappresentano ormai un vero e proprio simbolo di battaglia politica, vertendo su temi cruciali di sostenibilità ambientale, economica e sociale molto controversi, non solo per le due comunità di Maiori e Minori, ma per l’intero comprensorio della Costa d’Amalfi.

Per altri questa vicenda rappresenta un banco di prova per una riflessione profonda “sulla qualità della classe politica: per governare un territorio così sensibile, cosi importante, così attrattivo da parte di tutto il mondo, abbiamo bisogno di persone che abbiano una sensibilità diversa“, afferma sulla pagina Facebook di “Not – Notunnel tra Minori e Maiori”, il suo portavoce architetto Christian De Juliis, nel recente intervento a Radio Bussola 24.

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