Un'indagine lampo e un'archiviazione immediata |
Cronaca
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Sorrento, archiviata l’indagine sull’assessore Fiorentino: “Nessuna truffa, accuse infondate”

30 gennaio 2025 | 12:11
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Sorrento, archiviata l’indagine sull’assessore Fiorentino: “Nessuna truffa, accuse infondate”

L’indagato non ha omesso di comunicare i redditi percepiti per la carica rivestita, con conseguente insussistenza delle condotte criminose ipotizzate”. Sono sufficienti un paio di righe al pm di Torre Annunziata Giuliano Schioppi, col visto del Gip Luisa Crasta, per archiviare l’indagine su una ipotesi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, aperta nei confronti dell’assessore alle Politiche giovanili di Sorrento Eduardo Fiorentino.

I magistrati oplontini hanno valutato totalmente infondato l’esposto firmato dall’attivista sorrentino Michelangelo Scannapieco, che in una paginetta trasmessa all’Inps e ai carabinieri, riportante la data del 16 ottobre 2023, ma depositato in caserma il giorno dopo, aveva insinuato l’esistenza di logiche clientelari e di un sistema di protezioni e connivenze dietro l’erogazione della pensione di invalidità civile all’assessore Fiorentino. Scannapieco aveva invocato la sospensione immediata della prestazione assistenziale, sostenendo in base a un paio di foto raccolte sui social che l’assessore godesse di ottima salute, e ipotizzando che dietro alla presunta illegittima percezione della ‘pensione’ – a suo dire non cumulabile con l’indennità di assessore – ci sarebbe stata una ‘cupola’ capeggiata dal padre dell’assessore, Rosario Fiorentino, “che nella sua qualità di titolare di Caf e patronato ha coordinato la posizione del proprio figlio facendolo risultare invalido, condizionando la pratica di invalidità tramite amicizie presso gli uffici competenti”. Senza però fornire particolari circostanze in proposito, ne sulle presunte interferenze di Fiorentino senior, ne sui nomi o per l’individuazione degli amici che lo avrebbero favorito. Inoltre, un medico legale dell’Inps ha dichiarato agli inquirenti che la patologia di cui soffre l’assessore non lo rende incompatibile a un incarico in giunta o a un lavoro, purché non particolarmente gravoso, e purché non necessitante di sforzi fisici.

Di conseguenza, pm e Gip hanno archiviato anche l’accusa contro ignoti per omissione d’atti d’ufficio, senza neppure iscrivere Rosario Fiorentino nel registro degli indagati. Nel fascicolo rimesso a conoscenza delle parti, è leggibile pure la nota di accompagnamento dei carabinieri all’esposto, in cui si evidenziava che i Fiorentino erano parti lese di un processo per diffamazione in cui era imputato Scannapieco, fascicolo assegnato proprio al pm Schioppi.

Alla notizia dell’archiviazione, a Eduardo Fiorentino sono arrivate diverse attestazioni di solidarietà: dal presidente del consiglio comunale di Napoli Vincenza Amato, dal presidente dell’associazione Cittadini contro le mafie e la corruzione Antonio Turri, dall’europarlamentare Pd Lello Topo, e dal presidente dei Vas Stefano Zuppello, che alle parole di solidarietà ha aggiunto questo commento: “Purtroppo, come alcune vicende che stanno accadendo in questo periodo nella Penisola Sorrentina che coinvolgono anche l’associazione che presiedo stanno a dimostrare, chi porta avanti con coraggio la propria attività anche di denuncia del malaffare, rimane vittima di accuse false e ingiuriose”.