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Sorrento, Gaetano Milano su Meloni e l’avviso di garanzia per il caso Almasri “I giudici costretti ad agire per l’esposto di Li Gotti”

29 gennaio 2025 | 18:32
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Sorrento, Gaetano Milano su Meloni e l’avviso di garanzia per il caso Almasri “I giudici costretti ad agire per l’esposto di Li Gotti”

La Procura di Roma ha avviato un’indagine nei confronti della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e di altri tre membri del governo per favoreggiamento e peculato in relazione alla controversa vicenda del rimpatrio del generale libico Osama Almasri. Il caso ha sollevato un acceso dibattito politico e istituzionale, con accuse di gravi irregolarità nella gestione della sua liberazione e successiva espulsione. Si sta discutendo molto di possibili scontri di potere fra magistratura e Governo, anche in seguito alla riforma,  su non si sa quali implicazioni, certo lascia interdetti questa azione che , sicuramente, verrà archiviata, anche se moralmente è gravissimo che il nostro Paese abbia lasciato a piede libero un criminale stupratore e pedofilo, arrestato in seguito alle segnalazioni dell’Interpol. Come giornale locale della Penisola sorrentina e amalfitana ci interessano in particolare i commenti qualificati a livello locale.

Il contesto della vicenda

Osama Almasri, capo della polizia giudiziaria di Tripoli, era stato arrestato a Torino in base a un mandato della Corte penale internazionale. Tuttavia, la Corte d’Appello di Roma ne aveva disposto la scarcerazione, aprendo la strada al suo immediato rimpatrio tramite un volo di Stato italiano. Il governo ha giustificato questa scelta con ragioni di sicurezza nazionale, ma secondo l’Associazione nazionale magistrati la decisione sarebbe stata il risultato di una “consapevole inerzia” del Ministero della Giustizia.

Gli indagati e l’iter giudiziario

Oltre alla premier Meloni, hanno ricevuto un avviso di garanzia il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, responsabile dei servizi segreti. Secondo la legge costituzionale n. 1 del 1989, il procuratore Francesco Lo Voi ha immediatamente trasmesso gli atti al Tribunale dei ministri, l’organo competente per i reati commessi dai membri del governo nell’esercizio delle loro funzioni.

Sarà ora un collegio di tre giudici a condurre le indagini e decidere, entro novanta giorni, se archiviare il caso o chiedere al Parlamento l’autorizzazione a procedere.

Le reazioni politiche e istituzionali

L’apertura dell’indagine ha già avuto un impatto immediato: l’informativa prevista per mercoledì in Parlamento, in cui Nordio e Piantedosi avrebbero dovuto riferire sulla vicenda, è stata annullata.

A commentare la situazione è intervenuto Gaetano Milano, ex assessore di Sorrento, facendo riferimento alle dichiarazioni dell’avvocato Li Gotti rilasciate a La7. Secondo Milano, la Procura di Roma aveva due opzioni: archiviare il caso per manifesta infondatezza o procedere con la notifica delle informazioni di garanzia e il trasferimento al Tribunale dei Ministri. La scelta di procedere è stata, a suo dire, la più corretta, evitando di assumere una discrezionalità eccessiva in un caso che ha sollevato forte attenzione anche a livello internazionale.

L’interpretazione di Milano suggerisce anche che la Procura abbia voluto anticipare l’audizione parlamentare dei ministri coinvolti, evitando un ulteriore inasprimento del dibattito politico.

Le implicazioni e gli sviluppi futuri

La vicenda si inserisce in un quadro di crescente tensione istituzionale e internazionale. La posizione della Corte di Giustizia Europea e la reazione della comunità internazionale potrebbero giocare un ruolo chiave nel determinare l’evoluzione del caso.

Nei prossimi mesi, il Tribunale dei Ministri dovrà esaminare gli atti e decidere se portare avanti il procedimento, aprendo potenzialmente un nuovo fronte di scontro tra governo, magistratura e opposizione. Nel frattempo, il caso continua a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e del panorama politico nazionale ed europeo.