Terzo mandato di Daniele Milano in dubbio: cosa riserveranno le elezioni 2025 ad Amalfi?
Milano pensa al Ministero a Roma: la sua possibile partenza cambia le prospettive politiche per Amalfi nelle elezioni del 2025.
L’attesa per le elezioni amministrative del 2025 ad Amalfi cresce di giorno in giorno, con il paese che si prepara a una possibile rivoluzione politica. Al centro del dibattito c’è Daniele Milano, l’attuale sindaco, che ha già portato a termine due mandati consecutivi. Fino a poco tempo fa, la legge elettorale gli avrebbe impedito di ricandidarsi, ma l’introduzione di nuove disposizioni governative ha aperto uno scenario inedito. I sindaci dei comuni con una popolazione inferiore ai 5000 abitanti, come Amalfi, possono ora concorrere per un terzo mandato.
Questo cambiamento legislativo potrebbe ridare spazio alla candidatura di Milano, ma non senza nuove dinamiche politiche. Se, infatti, le opposizioni si erano unite nelle ultime elezioni con l’intento di battere l’attuale sindaco, oggi sembrano più frammentate, con schieramenti che potrebbero portare un panorama elettorale meno compatto.
Tuttavia, la possibilità di un ritorno di Daniele Milano non è scontata. Nonostante le nuove opportunità, l’attuale sindaco ha più volte dichiarato di aver dato il massimo per la sua città e di essere pronto a voltare pagina, esplorando nuovi orizzonti professionali, anche lontano da Amalfi. Milano ha espresso il desiderio di intraprendere una nuova carriera al Ministero, a Roma, dove vorrebbe dedicarsi a tematiche politiche a livello nazionale.
Anche per Enza Cobalto, un’altra figura importante della politica locale, la decisione di candidarsi è ancora incerta. Secondo le voci che circolano, Cobalto potrebbe decidere di non concorrere alle prossime elezioni, lasciando spazio a nuove forze politiche.
Con il paese in fermento e gli schieramenti ancora in via di definizione, le elezioni amministrative del 2025 si preannunciano come un appuntamento decisivo per il futuro di Amalfi. I cittadini, pronti a scrutare i volti dei possibili nuovi candidati, dovranno fare i conti con una politica in evoluzione, tra continuità e cambiamento.