Topolino in dialetto: Zio Paperone parla Napoletano per la giornata delle lingue locali

14 gennaio 2025 | 20:51
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Topolino in dialetto: Zio Paperone parla Napoletano per la giornata delle lingue locali

Dora Chiariello 🖊️

Topolino in dialetto: Zio Paperone parla Napoletano per la giornata delle lingue locali.

Topolino in dialetto: Zio Paperone parla Napoletano per la giornata delle lingue locali Ci saranno battute napoletane per i lettori campani come: “E Bassotte so’ sempe state nziste… ma ‘a nu poco e tiempo a chesta parte è nu sperpetuo!”

Topolino in dialetto: Zio Paperone parla Napoletano per la giornata delle lingue locali Topolino in dialetto: Zio Paperone parla Napoletano per la giornata delle lingue locali

Topolino in dialetto: Zio Paperone parla Napoletano per la giornata delle lingue locali Ci saranno battute napoletane per i lettori campani come: “E Bassotte so’ sempe state nziste… ma ‘a nu poco e tiempo a chesta parte è nu sperpetuo!”

Topolino in dialetto: Zio Paperone parla Napoletano per la giornata delle lingue locali Il 17 gennaio si celebra la Giornata Nazionale del Dialetto e il settimanale “Topolino” (n.3608) pubblica le edizioni speciali che usciranno nelle regioni in cui i dialetti sono parlati in occasione della giornata nazionale delle lingue locali del 17 gennaio con una storia speciale tradotta in napoletano, catanese, fiorentino e milanese.

Topolino in dialetto: Zio Paperone parla Napoletano per la giornata delle lingue locali La storia, intitolata “Zio Paperone e il PDP 6000”, vede il leggendario miliardario di Paperopoli alle prese con un nuovo piano della Banda Bassotti, sempre pronta a mettere le mani sul suo gigantesco deposito.

Topolino in dialetto: Zio Paperone parla Napoletano per la giornata delle lingue locali Per difendersi, Zio Paperone chiederà aiuto all’inventore Archimede Pitagorico, che gli fornirà un sistema di difesa basato su un’avveniristica intelligenza artificiale.

Topolino in dialetto: Zio Paperone parla Napoletano per la giornata delle lingue locali La particolarità di questa avventura sta nelle traduzioni in dialetto.

«Arò aggi”a firmà?». A chiederlo non è un personaggio di Paolo Sorrentino, ma Zio Paperone nel numero di Topolino in uscita questa settimana. Infatti, la prima storia – Zio Paperone e il PDP 6000 – del numero 3608 del popolare fumetto verrà pubblicata in napoletano, catanese, milanese e fiorentino per celebrare la Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali di venerdì 17 gennaio. Ciascuna edizione verrà distribuita nelle regioni in cui i dialetti vengono parlati e costituirà con ottime probabilità un elemento ambito dai collezionisti. Nel resto del Paese invece la storia sarà pubblicata in italiano.

L’evoluzione del napoletano

Nello specifico, per la storia in napoletano è intervenuto anche Giovanni Abete, docente di Linguistica Generale alla Federico II di Napoli e fonetista e dialettologo. Secondo quanto riporta Repubblica, l’esperto ha curato la grafia secondo la tradizione napoletana, rifacendosi a esempi autorevoli tra cui Eduardo De Filippo. Ma ha inserito elementi di modernità, come la «r» rummeneca, anziché il tradizionale «dummeneca». In maniera simile ha optato per «uagliù», anziché «guagliù».