Troppi incidenti, Cetara mette i dissuasori di velocità. A quando in altri punti della SS163 in Costiera amalfitana?
Troppi incidenti, Cetara mette i dissuasori di velocità. A quando in altri punti della SS163 in Costiera amalfitana?
Il sindaco Roberto Della Monica, che è anche presidente della conferenza dei sindaci della Costa d’ Amalfi, sta mettendo in atto una scelta che noi di Positanonews stiamo auspicando da anni. E quindi non possiamo che plaudire a questa scelta, ma l’ANAS quando si deciderà a farlo su altri punti pericolosi e mortali della SS 163? Che sono sempre gli stessi, fra l’altro, dopo 40 anni di giornalismo possiamo fare una mappa: Tordigliano, nelle curve del territorio di Vico Equense, che va da Piano di Sorrento a Positano. Poi fra Praiano e Conca dei Marini in alcuni tratti, Maiori etc
Ricordiamo cosa disse Salvatore Gagliano presidente dell’associazione Vittime della Strada
I provvedimenti drastici, che pure invochiamo con i nostri continui appelli da lungo tempo e con scarsa fortuna, sono più che mai urgenti e necessari. Ad oggi nulla è stato fatto. Nessun dissuasore di velocità è stato posato in opera nei centri abitati della Costiera Amalfitana. Quei pochi limiti di velocità indicati non vengono affatto rispettati. Ai semafori spesso i motociclisti invadono la carreggiata prima che arrivi la luce verde causando scontri con i veicoli che legittimamente procedono nel senso di marcia opposto. Nè l’Anas né i Comuni hanno provveduto ad iniziative relative al controllo della velocità. Noi riteniamo che nell’immediato l’unica cosa da fare è avere più semafori, prevedendo la presenza di ausiliari del traffico che non consentano a nessuno di mettersi in marcia prima che la luce diventi verde. Inoltre vanno installate e mantenute in funzione telecamere in prossimità dei semafori stessi, in modo da poter verificare ciò che succede e punire in maniera decisa eventuali violazioni delle norme del codice della strada. Sicuramente il controllo elettronico della velocità sarebbe il principale deterrente contro coloro i quali scambiano la Costiera Amalfitana per il circuito di Monza, correndo oltre misura ed azzardando manovre pericolose per se stessi e per gli altri.