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Vico Equense, Cannavacciuolo si confessa al podcast Millions: “Vi racconto la mia vita, tra cucina, famiglia e nuove sfide”

16 gennaio 2025 | 11:24
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Vico Equense, Cannavacciuolo si confessa al podcast Millions: “Vi racconto la mia vita, tra cucina, famiglia e nuove sfide”

Vico Equense, Cannavacciuolo si confessa al podcast Millions: “Vi racconto la mia vita, tra cucina, famiglia e nuove sfide”

Antonino Cannavacciuolo, lo chef stellato di Vico Equense noto per la sua severità a Masterchef, si è aperto in una lunga intervista nel podcast “Millions” di Joe Bastianich e Tommaso Mazzanti, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera, dagli esordi alle sfide imprenditoriali odierne.

Fin da giovane, Cannavacciuolo ha mostrato una forte determinazione al successo. Nonostante l’iniziale opposizione del padre, anch’egli cuoco consapevole delle difficoltà del mestiere, Antonino, appena tredicenne, ha manifestato la sua ferma volontà di intraprendere la via della cucina: “A 13 anni ho detto ‘O mi farai fare questa cosa o io nella vita non farò niente'”. Il padre, dopo un periodo di silenzio, ha infine ceduto, impartendogli un insegnamento fondamentale: “Se devi fare questo mestiere, fallo bene”, una frase che Cannavacciuolo porterebbe incisa sulla pelle.

L’apprendistato inizia nella cucina del padre, dove, anziché concentrarsi subito sulle ricette, viene educato alla manualità: disossare, sfilettare, pulire, apprendendo le basi pratiche del mestiere. Seguono esperienze in diversi alberghi di Sorrento, in un’epoca dominata da sontuosi buffet e cene di gala. Su consiglio paterno, Cannavacciuolo intraprende un percorso formativo al nord, approdando al Lago d’Orta in un hotel a cinque stelle. Qui, entra in contatto con il mondo della ristorazione stellata e conosce quella che diventerà sua moglie. Il desiderio di perfezionarsi lo porta al Quisisana di Capri, dove, sotto la consulenza di Gualtiero Marchesi, comprende la vera essenza della cucina, fatta non solo di pratica, ma anche di studio e ricerca.

Ulteriori esperienze formative in Francia, grazie a un importante produttore di vino, aprono nuovi orizzonti culinari, generando inizialmente una crisi interiore, superata poi con la consapevolezza dell’importanza di ogni fase del suo percorso. L’incontro con il proprietario di Villa Crespi segna una svolta decisiva. Nonostante le difficoltà economiche iniziali, Cannavacciuolo accetta la sfida, investendo ogni risorsa e superando momenti critici grazie alla determinazione e al sostegno della moglie.

L’incontro con Giancarlo Perrotta del Gambero Rosso, dopo un pranzo a Villa Crespi, proietta Cannavacciuolo nel panorama nazionale, con l’assegnazione delle Tre Forchette. Da lì, un crescendo di successi: la prima stella Michelin nel 2003, seguita da altre e da importanti riconoscimenti, fino al prestigioso traguardo delle tre stelle.

Parallelamente al successo di Villa Crespi, Cannavacciuolo espande i suoi orizzonti imprenditoriali, aprendo bistrot a Novara e Torino, e realizzando il progetto “Lacqua” a Vico Equense, un omaggio alle sue origini. Oggi, il suo impero comprende anche il format “Il Banco di Antonino”, presente in aeroporti e stazioni, una linea di prodotti alimentari venduti online e l’aperitivo “Contrattino”, con una forte presenza anche all’estero.

Cannavacciuolo sottolinea l’importanza del team, composto da circa 500 persone tra dipendenti diretti e collaboratori. Il suo approccio è basato sul coinvolgimento, la condivisione degli obiettivi e la valorizzazione del contributo di ciascuno. Nonostante le difficoltà iniziali, i sacrifici e le lunghe giornate di lavoro, Cannavacciuolo riconosce il ruolo fondamentale della moglie Cinzia, sua complice e sostegno in ogni fase.

L’esperienza a Masterchef, iniziata con la quarta edizione, è arrivata quasi per caso, dopo un’esperienza a “Cucine da Incubo”. Inizialmente restio alla televisione, Cannavacciuolo ha accettato grazie all’insistenza della moglie e a un accordo che gli consentisse di conciliare gli impegni televisivi con la gestione di Villa Crespi.

Oggi, Cannavacciuolo guarda al futuro con nuovi progetti, tra cui l’ingresso di nuovi soci nel suo gruppo, pur mantenendo salde le radici a Villa Crespi. Il suo obiettivo principale è godersi i successi con la famiglia, in particolare con i figli, che sembrano intenzionati a seguire le orme dei genitori nel mondo dell’ospitalità e dell’imprenditoria. Per il suo cinquantesimo compleanno, Cannavacciuolo desidera una semplice fuga in barca, lontano da impegni e telefoni, per celebrare il percorso straordinario che ha costruito.