Casamicciola-Bosco della Maddalena. Il comune fa dietro front con Ministero e Provveditorato, il TAR dichiara cessata la materia del contendere

8 febbraio 2025 | 23:00
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Casamicciola-Bosco della Maddalena. Il comune fa dietro front con Ministero e Provveditorato, il TAR dichiara cessata la materia del contendere

Bosco della Maddalena, tanto rumore per nulla: il comune di Casamicciola Terme prima si affretta a “denunciare” il Ministero e tutti gli attori coinvolti nella costruzione della Caserma per la Forestale, poi dopo il ricorso al TAR, al primo attacco si ritira! Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Sesta) ha cosi dichiarato cessata la materia del contendere sul ricorso numero di registro generale 5832 del 2024, proposto da  Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, contro il Comune di Casamicciola Terme, in persona del Sindaco Giosi Ferrandino che aveva guidato l’attacco difeso, rappresentato e difeso dall’avvocato Alessandro Barbieri. Il tutto per l’annullamentodell’ordinanza dirigenziale(azzardata ed errata) n. 67 del 24/09/2024 del Comune di Casamicciola Terme, notificata al Provveditorato Interregionale per la Campania, Molise, Puglia e Basilicata in data 25.9.2024, con la quale è stato ingiunto all’ing. Placido Migliorino, nella qualità di direttore e legale rappresentante del Provveditorato Interregionale per la Campania, Molise, Puglia e Basilicata e a chiunque altro coobbligato, di provvedere ad horas:

  • a ripristinare lo stato dei luoghi della zona del Bosco della Maddalena, sito in Casamicciola Terme e insistente sul terreno riportato in mappa nella maggiore consistenza della particella n. 9 (ex 1) del foglio 4, dove doveva sorgere la caserma della Forestale, previo ottenimento degli eventuali titoli abilitativi necessari per la esecuzione dei lavori;
  • a ripiantumare le essenze vegetative presenti nei luoghi prima dell’inizio dei lavori della caserma della Forestale;
  • a produrre a lavori eseguiti certificato che attesti la corretta esecuzione dei lavori, a firma del tecnico abilitato;
  • a munirsi, preventivamente, se le opere fossero eventualmente ancora sequestrate, del dissequestro penale presso la competente Autorità.

Ovviamente di ogni atto presupposto, connesso e\o conseguente se e in quanto lesivo degli interessi di parte ricorrente ivi compresa, per quanto di ragione, la nota, all’ordinanza prot. 13328 del 13.10.2009 prot. int. 781-2009 del Comune resistente, in una con tutti gli atti comunali in essa citati, comprese le ordinanze n. 93 e 99 del 15.10.2009 di sospensione dei lavori. Inizialmente il comune si era costituito in giudizio. Poi, il dietro front di Ferrandino con il ritiro del provvedimento fatto firmare da Gaetano Grasso. Allorché, relatore nella camera di consiglio del giorno 8 gennaio 2025 il dott. Rocco Vampa, uditi per le parti i difensori; sentite le stesse parti, lo stesso evidenzia che: « L’esame della domanda è radicitus precluso dalla circostanza -desumibile dal deposito documentale effettuato dalla Amministrazione civica- della rimozione dell’avversato provvedimento, mercè la revoca del 18 dicembre 2024. La rimozione dell’impugnato provvedimento preclude la disamina dei motivi di gravame e della incidentale domanda di sospensione. Il pieno soddisfacimento, per fatto dell’Amministrazione comunale, dell’interesse oppositivo di cui era titolare il Ministero ricorrente, come espressamente da esso ricorrente rimarcato nella memoria versata in atti in vista della udienza camerale, integra la condizione per la pronunzia di merito, imponendo la declaratoria di cessazione della materia del contendere, siccome peraltro congiuntamente richiesto dalle parti. Le peculiari modalità di definizione della lite inducono a compensare tra le parti le spese di lite». Per questo motivo  il TAR, definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, dichiara la cessazione della materia del contendere con l’intervento del Presidente Santino Scudeller, Rocco Vampa, Primo Referendario, Estensore Mara Spatuzzi, Primo Referendario. Questa la breve storia triste dell’ennesimo fallimento amministrativo a danno del paese.