Caso Housing a Sant’Agnello, Elefante respinge le accuse: “Le case sono a norma”
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Sgombero degli appartamenti a Sant’Agnello, tra contese legali e accuse di abusi edilizi: al Tribunale di Torre Annunziata si decide il destino di 38 famiglie.
Attesa per la decisione sullo sgombero delle 38 famiglie che vivono negli appartamenti costruiti in un agrumeto di Sant’Agnello dalla Saec dell’imprenditore Antonio Elefante. Ieri, al Tribunale di Torre Annunziata, si è svolta l’udienza sulla richiesta di allontanamento degli assegnatari, mentre il processo sui presunti abusi edilizi entra nel vivo.
Gli immobili, al centro di un’inchiesta su reati urbanistici e paesaggistici, sono sotto sequestro da anni. Secondo la Procura, l’operazione configurerebbe una lottizzazione abusiva, ipotesi che, se confermata, potrebbe portare alla confisca definitiva degli appartamenti. La Corte di Cassazione, nell’aprile 2022, aveva accolto il ricorso del procuratore generale Nunzio Fragliasso contro la sospensione dello sgombero, disposta dal Tribunale di Torre Annunziata per mancanza di motivazione sull’“indispensabilità” dell’allontanamento. Il caso era stato quindi rinviato al Gip, chiamato ora a esprimersi definitivamente sulla questione.
Processo agli imputati: le testimonianze chiave
Nella stessa giornata si è svolta l’udienza del dibattimento che vede imputati, tra gli altri, Antonio Elefante, Franco Ambrosio (ex responsabile dell’ufficio tecnico di Sant’Agnello) e Massimiliano Zurlo. Il pubblico ministero Ambrosino e gli avvocati di parte civile Giovanni Pollio e Gianni Pane, in rappresentanza del WWF, hanno interrogato il presidente della commissione edilizia di Sant’Agnello, Guarracino, e lo stesso Elefante.
Il dibattito si è acceso soprattutto sui rapporti tra Elefante e l’ingegnere Paola De Maio, consulente tecnica che in un primo momento aveva giudicato l’housing conforme alla normativa. Il pm ha incalzato l’imprenditore sui suoi legami con De Maio, la quale in passato aveva lavorato con lui in diversi comuni della penisola sorrentina. Elefante ha ribadito con fermezza che la costruzione degli appartamenti è avvenuta nel rispetto della legge, appellandosi a un precedente piano di edilizia economica e popolare.
Le contestazioni legali e la prossima udienza
L’avvocato Pollio ha però sottolineato che il piano edilizio invocato dall’imprenditore era scaduto e, in ogni caso, incompatibile con il Piano Urbanistico Territoriale (Put). Nel frattempo, una svolta è arrivata per l’ex sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani, che è uscito dal processo grazie all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, prevista dalla legge 114 del 2024.
La prossima udienza è fissata per il 7 marzo. Dopo quella data, il collegio presieduto dal giudice Camodeca dovrà pronunciarsi su uno dei casi più controversi della recente storia urbanistica della costiera sorrentina.