Castellammare di Stabia, dove l’amore trova casa: la storia di Bianca e dei suoi due papà
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Un gesto di amore e coraggio a Castellammare di Stabia: una coppia di papà accoglie in affido una bambina disabile, cambiando per sempre le loro vite e offrendo un futuro migliore a chi aveva perso ogni speranza.
Bianca è una bambina che, dopo un anno trascorso in una comunità di Castellammare di Stabia, ha finalmente trovato il calore di una casa e l’amore di due papà. La sua storia non è una di quelle che passano inosservate: è una storia di resilienza, di affetto incondizionato e di speranza che si concretizza, grazie all’incontro con una coppia di genitori disposti a intraprendere un lungo e difficile percorso di adozione. La sua vicenda, che ha avuto inizio quando fu abbandonata alla nascita a causa di una grave disabilità, racconta quanto sia fondamentale l’amore di una famiglia, anche per un bambino con una cartella clinica complessa.
A raccontare la sua storia è la coppia che ha scelto di accoglierla, nonostante le difficoltà. Matteo e Lucio, originari della Sicilia, non si sono lasciati scoraggiare da una realtà complessa. Non si sono fermati davanti alla burocrazia o alla paura dell’ignoto. Hanno deciso di affidarsi al sistema, alle professionalità che avrebbero aiutato la loro futura figlia, e un amore che avrebbe reso la loro famiglia speciale.
Il cammino che li ha portati all’affido di Bianca è stato lungo e, a tratti, faticoso. L’adozione di un bambino, soprattutto quando è segnata da una situazione così delicata, non è mai un percorso semplice. Ma la determinazione della coppia, unità all’impegno e alla passione di tutti i professionisti coinvolti – medici, assistenti sociali, operatori delle strutture che si occupano di questi bambini – ha reso possibile ciò che per Bianca sembrava irraggiungibile: una famiglia pronta a darle tutto l’amore che le spettava.
Quando Bianca è entrata nella vita di Matteo e Lucio, non era più la bambina lasciata in una culla, ma un piccolo angelo con cui condividere una vita nuova, fatta di carezze, sorrisi, e attenzioni. I due papà, nonostante le difficoltà incontrate durante il lungo processo burocratico, non hanno mai smesso di credere che la loro famiglia fosse destinata a crescere in modo speciale.
La comunità “Batuffoli di Cotone”, dove Bianca è cresciuta nei suoi primi mesi di vita, ha avuto un ruolo cruciale in questo processo. Grazie al lavoro dell’équipe coordinata dalla dottoressa Rosa Cioffi, Bianca ha ricevuto tutto l’affetto e le cure necessarie per crescere in un ambiente sicuro e amorevole. La struttura gestita dalla cooperativa Rugiada è rappresentata per lei non solo un rifugio, ma anche una seconda casa, che l’ha preparata ad affrontare l’arrivo di Matteo e Lucio. Quando finalmente li ha incontrati, la piccola ha reagito con un sorriso, segno che il suo cuore si stava aprendo a loro, pronta ad accogliere un nuovo capitolo della sua vita.
Adesso che l’adozione è stata conclusa, la coppia ha ottenuto la possibilità di prendersi cura di Bianca come genitori a tutti gli effetti. Ma il loro impegno non si ferma qui. La loro speranza è che la loro storia possa essere di esempio per altre famiglie, che possano capire come anche nei momenti più difficili, l’amore possa superare ogni barriera.
La vita di Bianca, che avrebbe potuto essere segnata dalla solitudine di una comunità, è cambiata in meglio grazie all’amore di due papà. E, attraverso questa storia, emerge un messaggio potente: ogni bambino, indipendentemente dalla sua condizione, ha il diritto di essere amato e di vivere una vita piena di affetto.