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CMEA con Camilla Rinaldi alla scoperta del Grillo Parlante

21 febbraio 2025 | 14:46
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CMEA con Camilla Rinaldi alla scoperta del Grillo Parlante
Camilla Rinaldi, illustratrice a tatuatrice

Sorrento (NA) “Abbiamo bisogno di storie, per affrontare la vita, il dolore. Per curarci”, mi torna in mente questa frase di Igort dai suoi “Quaderni giapponesi. Il vagabondo manga”, quando incontro nell’aula 6 del Liceo Artistico “F.S. Grandi” di Sorrento, Camilla Rinaldi, illustratrice scelta dal presidente del CMEA, avv. Luca Vittorio Raiola, per raccontare ai ragazzi della terza edizione del corso concorso “Un fumetto per l’ambiente”, il Grillo parlante, già perché a lei, che ha firmato alcuni dei ritratti più interessanti della storica rivista “Linus” degli ultimi tempi, è toccato proprio lui, il Grillo, l’educatore per eccellenza, quello che non molla mai, quasi uno stalker in certi momenti, passatemi la battuta. Un educatore però che a Pinocchio vuole veramente bene, infatti, al grillino il ragazzo non più testa di legno dimostrerà solo gratitudine. Il “Pinocchio” di Collodi è una storia che cura, proprio di quelle che piacciono al direttore di Linus, Igor Tuveri, in arte Igort. L’indomito Pinocchio esce vincente dalla storia come un nuotatore all’ultima bracciata e il Grillo come il suo allenatore esausto ma felice. La testa di legno non ha risparmiato nessuna sofferenza al burattino. Così come accade per la testa di legno di ogni ragazzo o ragazza che cresce. Però, ce l’ha fatta. Questo è il significato ultimo. Ce la puoi fare! Non importa in quale condizione la strada ti ha portato. Se saprai fare le scelte giuste, non c’è pancia di balena che possa trattenerti! Camilla chiede ai suoi alunni di dare forma e sostanza al loro grillo, mettere nero su bianco le loro idee lasciando che sia la loro creatività a dettare la linea, convinta com’è che solo le immagini che nascono dal cuore o dalla pancia funzionino realmente, quelle capaci di carpire l’attenzione di chi guarda per instaurare quel dialogo tra autore e fruitore dell’opera d’arte che il fine ultimo di ogni progetto creativo.

Vorrei innanzitutto che ti presentassi a chi non ti conosce.

Sono Camilla Rinaldi illustratrice freelance e tatuatrice. Mi sono specializzata in illustrazione per l’infanzia alla Scuola Italiana di Comix nel 2015. Nel 2017 ho esposto alcuni dipinti ad acquerello ad una mostra alla Brick Lane Gallery di Londra. L’anno successivo sono diventa apprendista tatuatrice.

Mi dicevi che attualmente lavori a Stoccarda come tatuatrice?

Sì lavoro presso il Checker Demon Tattoos a Stoccarda, il proprietario, Luke Atkinson, è uno dei più quotati tatuatori europei, a sua volta ha collaborato con Horiyoshi III, universalmente riconosciuto come il più grande artista contemporaneo nel campo del tatuaggio tradizionale giapponese. Luke Atkinson è rimasto colpito da alcuni miei disegni e mi ha offerto la possibilità di lavorare nel suo centro

Come ti trovi in Germania? Stoccarda è la città della Porche e della Mercedes, immagino vi sia uno spirito internazionale?

Sì è così. Al tatuaggio in Germania si avvicinano persone di tutte le classi sociali ed età. L’ambiente è multietnico, fondato sul rispetto reciproco di cultura e gusti personali.  Il Checker Demon Tattoos è un centro molto apprezzato che ha quasi cinquant’anni di storia. Un’esperienza lavorativa che mi sta permettendo anche di approfondire la conoscenza del tatuaggio giapponese che mi affascina molto. Intendo continuare a specializzarmi anche in questa tecnica, l’irezumi non è solo inchiostro su di un corpo ma cultura e tradizione antica di un popolo, quello giapponese.

Che cosa rappresenta per te il tatuaggio?

Ha rappresentato la svolta nella mia vita. Mi spiego, mi ha permesso di continuare a disegnare ma anche a confrontarmi con gli altri e a crescere umanamente e professionalmente. Provo grande orgoglio quando il cliente nell’immediato prova soddisfazione per il tatuaggio che ho realizzato. Una soddisfazione che si rinnova ogni volta. A Parigi, per esempio, ho partecipato a “Le Mondial du Tatouage”, ed anche in quell’occasione ho avuto modo di raccogliere feedback positivi da clienti e colleghi.

Tornando all’illustrazione mi parlavi della collaborazione con Linus…

Sì per questa rivista ho firmato una copertina e molti ritratti, posso ricordarti quello per Alexei Navalni, quello di Werner Herzog,di Oreste del Buono e di Walt Disney. Mi piacerebbe in futuro misurarmi anche con un progetto editoriale che mi permetta di esprimermi come autrice non solo illustratrice. Questo è uno step successivo nella mia crescita professionale che spero di fare quanto prima.

Che cos’è per te il Grillo parlante?

È la coscienza. A quella “vocina” ho imparato anche io a dare ascolto crescendo. Il mio grillo oggi mi consiglia di non perdere tempo con le cose che non ti fanno crescere, mi invita ad ascoltare la mia creatività. Anche ai ragazzi, questo pomeriggio, ho detto che il bene più prezioso, soprattutto per noi artisti è il tempo, che non va mai sprecato perché nessuno ce lo darà indietro.

Che approccio grafico hai proposto loro?

Ho posto l’accento sulla composizione, una buona composizione è alla base di un’illustrazione che funziona. Gli ho citato Alphonse Mucha perché credo sia uno dei più grandi interpreti in assoluto della composizione nella Storia dell’Arte. I ragazzi devono imparare a conoscere questi geni, carpirne i segreti metabolizzarli per crescere essi stessi professionalmente. Credo che un altro valido suggerimento per chi ha voglia di formarsi come illustratore sia quello di studiare anche i grandi fotografi. Infine sono convinta che un’altra caratteristica che fa di un illustratore un artista è la capacità di essere attento e aperto a tutto ciò che lo circonda, quindi studiare gli altri medium, viaggiare e confrontarsi con altre culture.

Infine ti volevo porre la domanda che faccio a tutti i docenti di questo corso, il tuo rapporto con l’ambiente?

Vivo a Pozzuoli che per quiete mi ricorda un po’ Sorrento. Non riuscirei a vivere in una metropoli caotica dove il rapporto con la natura è ridotto all’osso. Ho bisogno di viverla la natura e la mia più grande emozione si realizza, per dirti, nell’equitazione. I cavalli sono creature che adoro e mi rendono felice. Adoro la vita all’aria aperta e gli animali, e di vitale importanza per tutti noi che venga protetto.

Una mia personale curiosità, hai mai tatuato un Pinocchio o uno dei personaggi del romanzo?

No, almeno fino ad ora, nessuno mai.

Grazie

Wlat Disney by Camilla Rinaldi Walt Disney by Camilla Rinaldi per “Linus”

Mi piace concludere quest’intervista a Camilla proprio con una riflessione di Alfons Mucha da dedicare ai ragazzi del “Grandi”: “Lo scopo del mio lavoro non è mai stato quello di distruggere, ma sempre di creare, di costruire ponti. Perché dobbiamo vivere nella speranza che l’umanità sia unita e che, meglio ci comprenderemo reciprocamente, più facile questo diventerà”.

A cura di Luigi De Rosa

Camilla Rinaldi Camilla Rinaldi, illustratrice freelance, ospite del C.M.E.A

Info: https://www.cmea.it/