Concessioni Balneari, il TAR smantella proroga al 2027

21 febbraio 2025 | 10:43
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Concessioni Balneari, il TAR smantella proroga al 2027

Il Tar Liguria ha definitivamente annullato la proroga delle concessioni balneari fino al 2027. Le concessioni balneari sono scadute il 31 dicembre 2023, rendendo necessaria la riassegnazione tramite selezioni pubbliche, imparziali e trasparenti, in conformità con la direttiva Bolkestein.

Concessioni Balneari: Il Tar smantella proroga al 2027.
La recente sentenza del Tar Liguria ha definitivamente annullato la proroga delle concessioni balneari fino al 2027, smantellando di fatto l’impianto legislativo voluto dal governo Meloni. Il tribunale amministrativo ha stabilito che devono ritenersi valide le sentenze della Corte di Giustizia dell’UE, che impongono all’Italia e, di conseguenza, agli enti locali, di avviare subito le gare pubbliche per l’assegnazione delle concessioni sulle spiagge.

La Sentenza del Tar Liguria: Un Colpo alla Proroga

La decisione arriva in seguito a un ricorso presentato da tre stabilimenti balneari di Zoagli (Genova), che avevano contestato la decisione del Comune di non applicare la proroga al 2027 e di procedere con i bandi pubblici. Il decreto legge del 4 settembre 2024, convertito in legge dal Parlamento, prevedeva due principi chiave:

Proprio questo secondo punto è stato totalmente smantellato dal Tar Liguria, che ha dichiarato che non esiste alcuna traccia documentale di un accordo tra il governo italiano e la Commissione europea sulla proroga automatica delle concessioni.

Le implicazioni della sentenza: Il ruolo della Corte di Giustizia UE

Il Tar ha ribadito che, secondo il quadro normativo attualmente in vigore e le sentenze dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, le concessioni balneari sono scadute il 31 dicembre 2023, rendendo necessaria la riassegnazione tramite selezioni pubbliche, imparziali e trasparenti, in conformità con la direttiva Bolkestein.

Inoltre, i giudici hanno sottolineato che le questioni legali tra Stati membri e Unione Europea sono di competenza della Corte di Giustizia UE, le cui sentenze hanno effetto vincolante. Secondo le decisioni europee, tutte le concessioni balneari italiane devono essere messe a gara pubblica, indipendentemente dalle leggi nazionali che abbiano cercato di prorogarle.

Le reazioni: divisioni tra politica e settore balneare

La sentenza ha acceso il dibattito politico e scatenato reazioni opposte tra le diverse forze politiche e gli operatori del settore.

Cosa accadrà ora?

La sentenza del Tar Liguria apre nuovi scenari di incertezza e potrebbe spingere altre amministrazioni locali a rifiutare la proroga e avviare le gare per l’assegnazione delle concessioni. Tuttavia, rimane da vedere se il governo intenda intervenire con un decreto attuativo che possa fornire maggiori certezze normative.

Nel frattempo, le associazioni di categoria, come Fiba-Confesercenti, esprimono preoccupazione per l’instabilità del settore e chiedono al governo di chiarire al più presto il quadro normativo. Le Regioni, dal canto loro, sollecitano misure concrete per evitare ulteriori contenziosi.

La questione delle concessioni balneari, che sembrava chiusa con la proroga al 2027, è dunque tutt’altro che risolta. Con il Tar Liguria che smantella il rinnovo automatico, il futuro del settore resta incerto e gli enti locali dovranno decidere come procedere all’indomani di questa sentenza storica.
Fonte: MondoBalneare.com