Crisi bradisismica aPozzuoli, passeggeri costretti a saltare dal traghetto per il bradisismo
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La crisi bradisismica continua a creare disagi e problemi anche nella portualità e con i collegamenti marittimi. È diventata virale la foto di due passeggeri che con giubbotti ad alta visibilità e zaini in spalla, sono costretti a saltare dal portellone di un traghetto per raggiungere la banchina del porto di Pozzuoli posto notevolmente più in basso della passerella di sbarco della nave traghetto da cui tentano di sbarcare.Il fenomeno del bradisismo, che da anni sta facendo sollevare il suolo, sta creando sempre più problemi agli attracchi, rendendo difficoltose le operazioni di sbarco e imbarco. Sono decine gli incontri istituzionali, conseguenti alle segnalazioni in tal senso tesi a tentare di trovare una soluzione al problema che va sempre più acuendosi.Le compagnie di navigazione avevano già segnalato il problema nel 2021, avvertendo che l’innalzamento della banchina avrebbe presto compromesso i collegamenti con Ischia e Procida. Negli anni sono seguite le segnalazioni degli autotrasportatori e delle stesse autorità marittimi con la locale capitaneria di porto. Di recente il governo Meloni ha stanziato, proprio per l’emergenza in atto a Pozzuoli, fondi specifici per svariati milioni di euro per l’acquisto di pontili galleggianti che dovrebbero facilitare lo sbarco, così come richiesto dalle varie categorie. Tra le ipotesi attuali, infatti, come è noto ai nostri lettori, si valuta l’estensione della banchina o l’uso di strutture mobili per facilitare l’accesso alle navi.Gli esperti ricordano che un fenomeno simile si era verificato negli anni Ottanta, quando si dovettero adottare soluzioni d’emergenza.Appare ormai imprescindibile la necessità di adottare soluzioni fattive e risolutive per garantire la sicurezza anche dei collegamenti marittimi, ma anche in caso di emergenza e il reperimento di vie di fuga e non solo ridurre i disagi per residenti e turisti. L’immagine dei viaggiatori, costretti a saltare dal traghetto, resta l’emblema della situazione.