Natura |
Cultura
/

De Divina Proportione, in una foto di Sorrento il valore della bellezza che ci circonda

3 febbraio 2025 | 12:48
Share0
De Divina Proportione, in una foto di Sorrento il valore della bellezza che ci circonda

Riportiamo il post di Michele Gargiulo, ex Priore dell’Arciconfraternita Morte e Orazione di Piano di Sorrento. Una profonda riflessione sulla bellezza che ci circonda e che troppo spesso non riusciamo a percepire: «De Divina Proportione.
Dalla finestra che spalanca lo sguardo sul golfo di Sorrento si vede, sulla sinistra, un Pino di Norfolk; ancora più a sinistra la Punta del capo di Sorrento; sullo sfondo da Procida si può ammirare il lungomare napoletano fino ad arrivare sulla punta più alta dello “Sterminator Vesevo” per scendere fino alla costa che bagna Castellammare.
In primo piano la residenza che fu di Saltovar, poeta Sorrentino che primo fece cantare il mare di Sorrento: “Quanno canta stu mare ‘e Surriento”. In tutto questo “guardare”, un pino di Norfolk potrebbe passare inosservato; potrebbe essere poco più di un semplice elemento decorativo (per certi versi meglio definirlo un “elemento estraneo”) in quel che resta del “giardino Sorrentino” di questa parte di centro storico.
Invece proprio questo pino è stato, ammirando questa “veduta” che potrebbe trasformare un presidio ospedaliero in un presidio della bellezza, un richiamo all’equilibrio a cui sempre tendono le “cose” della natura.
“De Divina proportione”. In tanta bellezza, il nostro “originale” pino fa la sua parte, non sfigurando, mettendo in scena la sezione aurea! Una proporzione che con precisione matematica descrive le scelte della natura; una proporzione che ispira da sempre l’uomo nel creare arte: realizzare la bellezza! Tutto spiegato grazie alla sequenza di Fibonacci; sequenza che possiamo ricavare se, misurata la disposizione dei rami e delle foglie, ne seguiamo l’evoluzioni dalla base dell’albero fin su la cima.
Il Pino di Norfolk è una pianta che affascina per la sua “originale” disposizione dei rami. Molti alberi crescono secondo schemi chiamati “fillotassi”, dove la disposizione delle foglie o dei rami segue un rapporto angolare specifico. Questo angolo è spesso legato proprio alla sequenza di Fibonacci (ad esempio, 137,5° tra due foglie consecutive) per massimizzare l’esposizione alla luce solare e all’aria.
La proporzione, l’equilibrio, le geometrie, la bellezza: non possiamo vivere senza! E’ tutto nutrimento e cibo per occhi ed anima. Possiamo ritenerci vivi, nonostante tutto, se ancora riusciamo a cogliere tutto questo, ad averne “fame” e a considerarlo un dono fragile e prezioso. Anche qui, nell’avamposto del dolore, si è circondati dalla Bellezza!».

De Divina Proportione