Napoli: Tassisti in Protesta contro Uber, Stop ai Taxi in Città e caos a Capodichino. Ecco perchè
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Contro Uber in Campania c’è grande resistenza. Nei giorni scrsi Mattinata di disagi a Napoli, dove i taxi si sono fermati lasciando a piedi numerosi clienti in diversi posteggi della città, inclusi gli scali di porto, aeroporto e stazione centrale. La protesta spontanea, iniziata già dalle 14 di ieri con un blocco all’aeroporto di Capodichino e alla stazione di Piazza Garibaldi , è culminata oggi con un’assemblea di circa quattrocento tassisti sotto la sede del Comune, in piazza Municipio.
La categoria è in agitazione a seguito dell’entrata in vigore di un accordo tra la multinazionale Uber e una delle quattro radio taxi cittadine tramite la piattaforma It Taxi. Questo accordo consente anche ai conducenti NCC (noleggio con conducente) di prendere corse, un aspetto che i tassisti ritengono penalizzante per la loro professione.
Il presidio odierno non è stato autorizzato e, al momento, non ha ricevuto il sostegno ufficiale delle sigle sindacali. Tuttavia, i manifestanti chiedono un incontro urgente con l’assessore comunale ai Trasporti per discutere non solo l’accordo con Uber, ma anche altre problematiche che affliggono la categoria.
“La concorrenza sleale degli abusivi, sempre più numerosi e presenti con pubblicità sul web, i problemi di viabilità cittadina e le promesse disattese dell’amministrazione comunale ci stanno penalizzando enormemente”, affermano i tassisti in protesta. Tra le richieste principali, spicca la realizzazione di un’unica app comunale per centralizzare le chiamate, rendere il servizio più efficiente e coprire le corse inevase.
L’agitazione potrebbe ulteriormente intensificarsi se non arriveranno risposte concrete da parte dell’amministrazione. “Non escludiamo altre iniziative di protesta se le nostre richieste continueranno a essere ignorate”, concludono i partecipanti all’assemblea.
In realtà Uber è legale ed è già diffuso in tutta Europa ed in Italia fino a Roma