Nato nel 1083 da una famiglia di origine normanna, si dedicò giovanissimo alla carriera ecclesiastica. Studiò in Francia e, tornato in Inghilterra, fondò un monastero di religiose a Sempringham, al quale aggiunse poi una comunità maschile. L’ordine, che seguiva la regola benedettina per le monache e quella agostiniana per i chierici, fu approvato da papa Eugenio III nel 1148. Gilberto sostenne san Tommaso Becket e subì persecuzioni da parte di Enrico II, ma fu infine scagionato. Morì nel 1189, ultracentenario e cieco, e fu canonizzato da papa Innocenzo III nel 1202.
Etimologia: Gilberto = nobile ostaggio, dardo brillante, dal tedesco
Martirologio Romano: A Sempringham in Inghilterra, san Gilberto, sacerdote, che, con l’approvazione di papa Eugenio III, fondò un Ordine monastico, in cui impose una doppia disciplina di vita: alle monache la regola di san Benedetto, ai chierici quella di sant’Agostino.