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Ospedale Unico della Penisola Sorrentina: le domande di Lotito e le risposte sul futuro della sanità locale

12 febbraio 2025 | 12:58
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Ospedale Unico della Penisola Sorrentina: le domande di Lotito e le risposte sul futuro della sanità locale

Ospedale Unico della Penisola Sorrentina: le domande di Lotito e le risposte sul futuro della sanità locale

La discussione sull’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina continua a essere un tema centrale per la comunità locale. Rosario Lotito, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle del territorio, ha posto quattro domande cruciali. Vincenzo Califano su Politica in Penisola traccia una risposta chiara e obiettiva, senza intenti polemici, che fa capire quanto sia utile l’Ospedale Unico

1. Dove verrà trasferito il distretto sanitario durante i lavori per l’Ospedale Unico?

Il distretto sanitario verrà temporaneamente spostato presso l’ospedale “De Luca e Rossano” di Vico Equense. Questa struttura, attualmente quasi del tutto inutilizzata, accoglierà i servizi sanitari attivi a Sant’Agnello, con l’aggiunta di una Casa di Comunità e, al massimo, una guardia medica.

2. Chi garantirà che il nuovo ospedale sarà operativo con personale adeguato e attrezzature moderne?

La responsabilità di garantire il corretto funzionamento del nuovo ospedale spetta all’Asl Napoli 3 Sud, l’ente preposto alla gestione della sanità pubblica sul territorio. Il suo compito istituzionale è proprio quello di assicurare la presenza di personale qualificato e tecnologie all’avanguardia per offrire un servizio sanitario efficiente.

3. Dove potranno curarsi i cittadini nel periodo di transizione?

Durante la costruzione del nuovo ospedale, i cittadini potranno continuare a ricevere assistenza presso l’OspedaleS. Maria della Misericordia” di Sorrento. L’accentramento del personale e dei reparti consentirà di ottimizzare i servizi, grazie anche ai potenziamenti già effettuati sulla struttura in vista della transizione. Inoltre, i servizi sanitari attualmente presenti a Sant’Agnello saranno disponibili presso l’ospedale di Vico Equense.

4. Quando riaprirà il pronto soccorso di Vico Equense, chiuso da oltre quattro anni?

Il pronto soccorso di Vico Equense non riaprirà. Le moderne linee guida impongono che un pronto soccorso sia dotato di reparti specialistici essenziali per garantire un’assistenza tempestiva ed efficace nelle emergenze. Un presidio di emergenza privo di tali requisiti non potrebbe garantire standard di sicurezza adeguati. Il nuovo ospedale sarà il punto di riferimento per il soccorso avanzato dell’intera area.

Un vero pronto soccorso: quali reparti sono indispensabili?

Per comprendere meglio il tema, è utile chiarire quali siano le caratteristiche fondamentali di un pronto soccorso efficiente e realmente operativo.

  • Cardiologia: Deve essere in grado di gestire emergenze cardiovascolari come infarti e aritmie gravi, con tecnologie avanzate e personale specializzato.
  • Neurologia: Cruciale per la diagnosi tempestiva di ictus e traumi cranici, con strumenti diagnostici come TC e risonanza magnetica.
  • Chirurgia generale e d’urgenza: Necessaria per interventi salvavita su emorragie interne, traumi addominali e altre patologie acute.
  • Ortopedia e traumatologia: Fondamentale per la gestione di fratture, lussazioni e traumi muscolo-scheletrici.
  • Medicina interna: Essenziale per il trattamento di patologie acute come insufficienze respiratorie e infezioni gravi.
  • Anestesia e rianimazione: Garantisce supporto vitale per pazienti critici con insufficienza respiratoria o arresto cardiaco.
  • Radiologia diagnostica e interventistica: Indispensabile per diagnosi rapide tramite TC, risonanza magnetica ed ecografie.
  • Pediatria: Per un’adeguata assistenza alle emergenze infantili.
  • Psichiatria: Per la gestione di crisi psichiatriche e disturbi mentali acuti.