Piano di Sorrento: lavori alla Clinica San Michele e il futuro della Scuola Carlo Amalfi legato alla MSC di Aponte
Nel comune di Piano di Sorrento sono in corso i lavori di ristrutturazione presso la Clinica San Michele, situata in via Carlo Amalfi. Questo intervento si accompagna a un’importante prospettiva occupazionale, con la possibilità di creare circa 300 posti di lavoro grazie all’interessamento di MSC, intenzionata a realizzare nuovi uffici nella struttura.
Tuttavia, mentre il progetto della clinica avanza, il destino della Scuola Carlo Amalfi resta incerto. La scuola, da anni in stato di degrado e abbandono, necessita di un intervento urgente per restituirle dignità e funzionalità. Gianluigi Aponte, armatore di MSC, potrebbe essere la chiave per salvare questo importante pezzo della storia carottese.
Aponte, infatti, ha manifestato già negli anni scorsi e anche di recente interesse alla struttura. In questo contesto, si potrebbe cogliere l’opportunità di intervenire anche sulla scuola, che potrebbe essere destinata sia ad uffici che a scuola di formazione, destinando parte delle risorse a un progetto di riqualificazione che comprenda la costruzione di un palazzetto dello sport, struttura oggi assente a Piano di Sorrento ma di fondamentale importanza per la comunità.
Il problema della Scuola Carlo Amalfi non è nuovo: già oltre dieci anni fa l’ingegnere Antonio Elefante dimostrò, in un convegno organizzato da Positanonews, che la ristrutturazione dell’edificio era possibile. Purtroppo, le preoccupazioni sollevate allora si sono rivelate fondate e la situazione è rimasta immutata. Nel frattempo la situazione è talmente deteriorata, che la cittadinanza mal sopporta vedere anche l’esterno completamente in degrado, con erbacce e animali, cartelli fatiscenti e inutili, che annunciavano un progetto che non c’è mai stato. Sono state raccolte centinaia di firme per chiedere almeno la pulizia e la sistemazione esterna dell’edificio, e delle luci che lo illuminino, per conferirgli un minimo di decoro. Una proposta minima che uscì fuori dall’incontro tenuto al “Caffè Maresca” da Mariella Nica e Michele Gargiulo, dove si tiene una grande operazione culturale e di valorizzazione di tutto ciò che è legata alla identità carottese.
Un altro aspetto da considerare è la sorte degli archivi scolastici, che custodiscono la memoria di tante famiglie di Piano di Sorrento: non si sa se siano stati salvati o meno. Tuttavia, piuttosto che guardare al passato e cercare colpe, è essenziale concentrarsi sul futuro.
La nostra speranza era sempre che si riaprisse la scuola, ora il nostro auspicio è che questa struttura non diventi con il tempo un rudere abbandonato e farlo perlomeno recuperare e riqualificare Via Carlo Amalfi La denatalità ha ridotto drasticamente la popolazione scolastica e la necessità di mantenere l’edificio come istituto scolastico è ormai discutibile. In quest’ottica, una possibile soluzione potrebbe essere la cessione dell’immobile a un ente privato, che lo ristrutturi e lo renda nuovamente fruibile, generando al contempo fondi per il Comune e dando vita a una zona morta. Parallelamente, si potrebbe realizzare un palazzetto dello sport sfruttando anche un terreno divenuto pubblico, rispondendo così a una necessità concreta della cittadinanza e creando ulteriori posti auto, compatibilmente con l’area già utilizzata per le auto, ma senza fruibilità pubblica, per alleviare il traffico nella zona.
Dopo tanti anni di lotte non crediamo più che si riesca a realizzare un progetto per la scuola, fra l’altro non più necessaria vista la crescente denatalità, la politica è l’arte del possibile, è il non rimanere chiusi in uno schema. Quel che ci preme e non vedere più ogni mattina questa struttura inutilizzata e morta, ma ridarle vita e utilità. Il nostro pensiero va ad Aponte e alla sua MSC , che a Sant’Agnello ha dimostrato di saper realizzare opere di qualità, non è dunque solo un appello alla memoria storica e affettiva, ma una concreta richiesta di aiuto per un progetto di sviluppo sostenibile e di utilità pubblica, capace di dare nuova vita a un’area oggi trascurata e di creare nuove opportunità per i cittadini di Piano di Sorrento.