Rimozione dei vincoli paesaggistici: Cava de’ Tirreni alza la voce con cinquemila firme

Il comitato Casa di Cava de’ Tirreni si fa sentire: con cinquemila firme chiede la riperimetrazione e la rimozione dei vincoli paesaggistici che frenano lo sviluppo della città.
Il Teatro Reginella di Cava de’ Tirreni è stato recentemente il palcoscenico di un incontro fondamentale per il futuro della città, un incontro che ha visto il coinvolgimento attivo di cittadini e istituzioni locali. Il tema della serata: la lotta contro i vincoli paesaggistici che, secondo molti, stanno ostacolando lo sviluppo e il benessere della comunità. A prendere la parola, infatti, sono stati esponenti politici di spicco, come il consigliere comunale di Salerno e già consigliere provinciale Dante Santoro, il leader del movimento Casa di Cava, Luigi Di Domenico, e il consigliere comunale di Cava de’ Tirreni, Luigi Petrone. Tutti uniti nell’esigenza di cambiare le normative che regolano il paesaggio della zona.
Cinquemila firme per un Consiglio straordinario
L’incontro, che ha visto una partecipazione straordinaria, ha avuto come punto di forza l’impegno di un intero territorio. La raccolta di cinquemila firme, infatti, è stata presentata come simbolo della mobilitazione cittadina. Le firme sono state raccolte per chiedere la convocazione di un Consiglio comunale straordinario, finalizzato alla riperimetrazione e alla possibile rimozione dei vincoli paesaggistici che legano Cava de’ Tirreni alla Costiera Amalfitana.
I vincoli, in vigore da oltre cinquant’anni, sono accusati di non tenere conto delle peculiarità del territorio e delle necessità moderne della cittadinanza. Durante l’incontro, il consigliere Santoro ha sottolineato l’inadeguatezza di un Piano vincoli ormai obsoleti, che accomuna Cava de’ Tirreni a realtà turistiche come Amalfi e Positano, senza considerare le specifiche necessità di sviluppo della città. “È ingiusto che una città intera sia bloccata da un Piano che non rispecchia più la realtà di oggi”, ha dichiarato Santoro, lanciando un appello alla rimozione di questi vincoli. “Abbiamo già attivato tutti i canali istituzionali, dalle amministrazioni locali fino ai Ministeri. Non ci fermeremo finché non vedremo i risultati.”
A supporto della causa, anche Luigi Di Domenico, presidente del comitato, ha espresso soddisfazione per l’alto numero di partecipanti e per la crescente attenzione da parte delle istituzioni locali e nazionali. “Le cinquemila firme sono la prova che la gente di Cava vuole risposte concrete e rapide”, ha dichiarato Di Domenico. “Le istituzioni, sia locali che nazionali, ci stanno finalmente ascoltando e siamo fiduciosi che nelle prossime settimane vedremo dei risultati.”
Luigi Petrone, consigliere comunale di Cava, ha assicurato che l’amministrazione comunale farà la propria parte, portando avanti il tema in consiglio e lavorando per ottenere la convocazione di un consiglio comunale tematico sui vincoli paesaggistici. “Siamo determinati a portare questa fino in fondo”, ha concluso Petrone.
Un altro tema discusso durante la serata è stata l’iniziativa “Salva Casa”, che ha già dato risposte concrete a molte famiglie in difficoltà. Santoro ha avanzato l’idea di estendere questa misura anche ad altre situazioni, per continuare a supportare chi sta affrontando difficoltà abitative legate a vincoli e normative troppo rigide.
La battaglia contro i vincoli paesaggistici si fa sempre più intensa, ma l’impegno collettivo e l’unità delle istituzioni sembrano essere la chiave per affrontare un tema che tocca direttamente la vita quotidiana di migliaia di cittadini. Cava de’ Tirreni non vuole più essere legata a vincoli del passato, ma chiede un futuro di crescita e sviluppo che rispetti l’identità e le esigenze moderne della sua comunità.