Scoperti quattro dipinti del Settecento nel monastero di Santa Teresa d’Avila a Massa Lubrense
E’ stato individuato dallo storico dell’arte Gianpasquale Greco un gruppo di quattro dipinti inediti negli ambienti del monastero di Santa Teresa d’Avila a Massa Lubrense, databili al primo quindicennio del Settecento. Si tratta di due dipinti rappresentanti uno “Il riposo durante la fuga in Egitto” e l’altro “L’adorazione dei pastori”, ciascuno di oltre 6×3 mt, firmati dal pittore Girolamo Cenatempo e datati 1712. Le opere sono state realizzate dal maestro della cerchia di Luca Giordano, attivo a Napoli, in Costiera e nell’Italia meridionale, probabilmente proprio a seguito dell’intervento dello stesso Luca Giordano nella chiesa massese, entro il primo quinquennio del XVIII secolo. Gli altri due dipinti, invece, rappresentano una Santa Teresa in estasi ed un Sacrificio di Isacco. Il primo, di 151×183 cm, reinterpreta un noto dipinto di Luca Giordano per la chiesa napoletana di Santa Teresa a Chiaia ed è contrassegnato da un monogramma che potrebbe contenere le lettere “RD” incrociate e che, pertanto, unitamente ad accostamenti stilistici, potrebbe essere ricondotto al pittore giordanesco Raimondo De Dominici, padre del più famoso Bernardo, principale storiografo degli artisti meridionali nel Settecento. L’altro dipinto, di 191×125 cm, di altissima qualità ma in deprecabile stato conservativo, riprende fedelmente gli analoghi soggetti realizzati da Luca Giordano negli anni Novanta del Seicento, durante il suo periodo spagnolo. Infatti, del quadro massese esistono tre redazioni più o meno identiche, di cui due presso la Real Accademia de Bellas Artes de San Fernando a Madrid, e l’altra in collezione privata. Il che non può escludere, anche per il dipinto massese, l’autografia di Luca Giordano, solito nel ‘riutilizzare’ più volte la medesima idea.
La scoperta, pubblicata sulle pagine della rivista di massima fascia scientifica «Horti Hesperidum» dell’Università di Roma Tor Vergata, è disponibile in libera consultazione al link https://www.horti-hesperidum.com/hh/wpcontent/uploads/2025/01/09.Greco_.HortiHesperidum20232_compressed.pdf e si deve allo storico dell’arte già autore, nel 2023, dell’attribuzione della pala d’altare nella medesima chiesa massese, raffigurante Santa Teresa d’Avila in gloria, a Luca Giordano (anche questo studio è disponibile al link: https://predella.it/gianpasquale-greco-2/).