Sfollati di Ischia ed emergenza abitativa, nuovo appello a prefetto e commissario: liberare alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica presenti nel suo territorio

Gli sfollati di Ischia non ci stanno e dopo essere stati cacciati dagli hotel rispondono agli scarica barile istituzionali nel merito dell’assenza di alloggi ed unità abitative. L’Avv. Corrado Di Maso
patrocinante in Cassazione torna a scrivere al Prefetto ed al Commissario chiedendo di liberare alloggi di edilizia residenziale pubblica presenti sul territorio. Ecco il documento integrale inviato al Commissario per la ricostruzione di Ischia Avv. Giovanni Legnini,al Sig. Sindaco del Comune di Casamicciola Terme di cui si mette a conoscenza anche il Prefetto. Il tema riguarda le “problematiche delle famiglie sistemate negli alberghi a seguito degli eventi del 22/11/2022” ed il riscontro nota del Sindaco On. Giuseppe Ferrandino del 18.02.2025. «Con la presente, facendo seguito alla nota del Sindaco del Comune di Casamicciola Terme del 18/02/2025, si precisa quanto segue. Le due questioni affrontate dal sottoscritto e portate all’attenzione del Sindaco, del Prefetto di Napoli e del Commissario Delegato per l’Emergenza Ischia sono effettivamente differenti ma, per un attento osservatore, decisamente connesse e complementari- scrive Di Maso- E’ fin troppo facile argomentare che, se l’Amministrazione Comunale interessata si fosse attivata tempestivamente e con tutti gli strumenti messi a disposizione dalla vigente normativa per liberare gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica presenti nel suo territorio ed occupati abusivamente, avrebbe potuto dare risposte con strumenti ordinari al bisogno dei cittadini e, fra questi, anche a quello della famiglia Pica che, lo si reitera, è collocata ai primi posti della graduatoria definitiva dell’ambito territoriale di Casamicciola Terme, pubblicata sul BURC n. 38 del 19 maggio 2023. Si sottolinea nuovamente che si è ancora in attesa di conoscere l’elenco degli alloggi di ERP con indicazione di quelli occupati sine titulo, per cui si è formalizzato un accesso agli atti finalizzato per estrarne copia. Sul punto continua il silenzio dell’Amministrazione, anche nella risposta indirizzata al Prefetto ed al Commissario».Poi il legale napoletano si rivolge al Prefetto di Napoli Dott. Michele Di Bari: « Al Prefetto di Napoli Dott. Michele Di Bari non sfuggirà, inoltre, che la liberazione degli alloggi occupati abusivamente, oltre all’innegabile valore in termini di legalità e di correttezza dell’azione amministrativa, avrebbe determinato un giovamento per le casse dello Stato che avrebbe risolto qualche problema emergenziale senza ricorrere ai fondi pubblici- prosegue Di Maso- Anche in ordine agli aiuti agli sfollati, però, ci sarebbe da dire, atteso che, l’art. 3, comma 5) dell’ordinanza n. 29 del 14 febbraio 2025 del Commissario Straordinario, erroneamente non considerata dal Sindaco, espressamente prevede: ”Al fine di far fronte a peculiari e transitorie situazioni di disagio alloggiativo non diversamente risolvibili, il Commissario straordinario, su richiesta motivata del Sindaco del comune interessato, autorizza eccezionalmente, con proprio decreto una delle forme di assistenza alloggiativa di cui all’ordinanza del Commissario Delegato n. 4/2022, in favore dei soli nuclei familiari la cui abitazione, in ragione dell’esecuzione dei lavori di ricostruzione e/o di messa in sicurezza del territorio conseguenti all’evento franoso del 26 novembre 2022 …”.»Riportando un esempio di una famiglia sfollata su tutti l’avvocato evidenzia ancora che «Il caso della famiglia Pica rientra nella fattispecie ora evidenziata, atteso che si tratta di un nucleo residente in uno degli immobili non ancora fruibili per ragioni di sicurezza; allo stato è sistemato presso una struttura alberghiera alla quale deve corrispondere il C.A.S. ed una ulteriore integrazione economica a proprio carico per vivere con enorme disagio, senza avere nemmeno la possibilità di utilizzare la lavatrice. Ancora una volta si confida nell’intervento delle Autorità destinatarie della presente, soprattutto nell’ottica di ripristinare la legalità ed utilizzare gli alloggi di ERP per le giuste finalità».