Andar per Cantine: Un Incontro con Donna Paola Mustilli delle Cantine Storiche Mustilli di Sant’Agata dei Goti

2 marzo 2025 | 11:16
Share0
Andar per Cantine: Un Incontro con Donna Paola Mustilli delle Cantine Storiche Mustilli di Sant’Agata dei Goti

di lucio esposito  e sara ciocio 

Oggi vi portiamo nel cuore di Sant’Agata dei Goti, una perla nascosta nella Campania, dove si trova una delle cantine storiche più rinomate della regione: le Cantine Mustilli. Conosciute anche a Sorrento, le cantine sono da sempre apprezzate per il loro eccellente vino e per il commercio che ha saputo consolidare nel tempo.

È un vero piacere avere con noi la titolare, Donna Paola Mustilli, che ci racconta la storia di questa azienda vinicola che affonda le radici in tempi lontani.

Donna Paola, la Storia della Famiglia Mustilli

La storia della famiglia Mustilli affonda le sue radici in Ravello, dove risiedevano antichi patrizi. “La nostra famiglia proviene da Ravello, dove erano noti come una delle famiglie nobili dell’epoca, risalente ai secoli XIII e XIV”, spiega Donna Paola. La migrazione avvenne dopo un maremoto che distrusse il porto di Amalfi, spingendo le famiglie a spostarsi verso le Puglie. La famiglia Mustilli si stabilì a Sant’Agata dei Goti, dove costruì il suo palazzo nel XVIII secolo e cominciò a produrre vino.

“Nel 1970, mio padre scoprì un vitigno che oggi è il cuore della nostra produzione: la Falanghina”, continua Donna Paola. Grazie alla riscoperta di questo antico vitigno, la famiglia Mustilli ha saputo dar vita a una tradizione vinicola che dura da generazioni, mantenendo il focus sulla qualità e sulla valorizzazione del territorio.

Un Territorio Storico e Affascinante

La cantina Mustilli non è solo un luogo dove si produce vino, ma anche un patrimonio storico da raccontare. Sotto il palazzo, infatti, si trovano cavità sotterranee che risalgono al XV secolo e che oggi sono accessibili durante le visite guidate. “Queste cavità furono scavate nel tufo per costruire la casa e si estendono per ben 16 metri di profondità, attraversando anche le strade del paese”, racconta Donna Paola.

Ma la storia di Sant’Agata dei Goti è ancora più antica. Il territorio era un tempo abitato dai Sanniti, popolo che resistette ai Romani con grande determinazione. “Siamo orgogliosi di raccontare non solo la nostra storia, ma anche quella del nostro territorio, che ha una forte identità e una tradizione nobile”, dice con passione la titolare delle cantine.

Un’Azienda Familiare e Femminile

Le Cantine Mustilli sono una piccola azienda a conduzione familiare, interamente gestita da donne. “Mia sorella si occupa della produzione, dalla vigna alla cantina, mentre io mi occupo dell’ospitalità e della parte commerciale”, spiega Donna Paola. “Abbiamo anche una dimora storica, dove accogliamo turisti e appassionati di vino con degustazioni e visite guidate.”

L’azienda è un punto di riferimento per il turismo enogastronomico della Campania, con un’ospitalità che riesce a coniugare storia, tradizione e qualità. Non solo il vino, ma anche il calore e la passione con cui viene raccontato il lavoro dei vignaioli e la storia di questo angolo di Campania fanno delle Cantine Mustilli un’esperienza unica.

L’Accoglienza di SCABEC e il Vino Mustilli nel Mondo

Un grazie speciale va a SCABEC, la società che si occupa dei beni culturali della Campania, per aver permesso questa opportunità. Grazie anche a loro, Sant’Agata dei Goti ha visto crescere la sua notorietà, soprattutto con la scoperta del Vaso di Sant’Agata. Ma prima che il vaso fosse conosciuto, la nostra zona era già famosa grazie ai pregiati vini prodotti dalle cantine Mustilli.

“La nostra azienda è piccola ma con un grande cuore. Esportiamo il nostro vino anche oltre oceano, e siamo orgogliose di poter raccontare la nostra storia al mondo”, conclude Donna Paola, con un sorriso che riflette l’amore per la sua terra e per il suo lavoro.

Un’esperienza che vi invitiamo a vivere, per scoprire non solo un ottimo vino, ma anche una storia che merita di essere raccontata.

La Presentazione dei Vini Mustilli: Un Viaggio Sensoriale tra Tradizione e Innovazione

Durante un evento esclusivo, Isabella Mustilli, con la passione e la dedizione che contraddistinguono la sua cantina, ha presentato al pubblico una selezione dei suoi vini pregiati, tracciando un percorso che unisce la tradizione vitivinicola della famiglia Mustilli alla continua ricerca di qualità ed eccellenza.

L’incontro si è aperto con un caloroso benvenuto da parte delle due dottoresse della cantina, le quali hanno accompagnato i partecipanti attraverso un banco degustazione ricco di emozioni e sapori.  Qui oggi vogliamo condividere con voi la nostra passione per i vini che rappresentano il cuore pulsante della nostra azienda.”

Il primo vino ad essere presentato è stato il Metodo Classico, un elegante spumante frutto di un uvaggio di Tannico e Piedirosso. Con grande entusiasmo, Isabella ha raccontato come le prime bottiglie di questo vino abbiano fatto il loro debutto con l’annata precedente, dando così il via a una nuova fase della cantina Mustilli.

Il viaggio sensoriale è proseguito con due rifermentati in bottiglia, la Regina Sabella, a base di Falanghina, e la Regina Sofia, prodotta con uve Iannico. I nomi di queste etichette sono ispirati a maschere teatrali, un richiamo al mondo della cultura campana e a quel fil rouge che lega ogni vino al territorio. Come ha spiegato Isabella, “l’etichetta è pensata per catturare subito l’attenzione nei ristoranti e tra gli appassionati. Ogni bottiglia racconta una storia, e ciò che abbiamo creato è un insieme di vini che rappresentano il meglio della nostra tradizione e innovazione.”

La Falanghina, vitigno di punta della cantina Mustilli, è stato al centro di molte delle presentazioni. La cantina si vanta infatti di essere stata la prima al mondo a produrre questa varietà in purezza, un traguardo che ha contribuito a farla diventare il fiore all’occhiello della produzione. Non manca però anche una selezione di Greco per i bianchi e Piedirosso per i rossi, con i classici vini della cantina che incantano per la loro purezza e il carattere distintivo.

Una delle novità presentate è stata la Vigna Segreta, una selezione massale di Falanghina che viene prodotta in quantità limitata. Questo vino viene vinificato in acciaio e affinato per mesi sulle fecce fini, diventando così una sorta di riserva della cantina, ideale per chi cerca un vino più strutturato. Isabella ha raccontato che la produzione annuale di questo vino si aggira intorno alle 5000 bottiglie, un numero che conferma l’esclusività di questa bottiglia, simbolo della qualità che da sempre contraddistingue la cantina.

A sorpresa, durante la presentazione, Isabella ha parlato anche dell’evoluzione della produzione di olio extravergine di oliva, un nuovo prodotto che si sta affacciando sul mercato. “Abbiamo sempre avuto gli ulivi, e negli ultimi anni ci siamo dedicati alla produzione di olio,” ha spiegato con orgoglio. “Non lo vendiamo nei supermercati, ma lo distribuiamo direttamente, e possiamo trovarlo in numerosi ristoranti della zona.” Un’aggiunta che dimostra come la cantina Mustilli non solo si occupi di vinificazione, ma sia anche un punto di riferimento per la qualità agricola del territorio.

Il percorso è proseguito con le altre due selezioni della cantina: un Piedirosso vinificato in anfora di terracotta e un Iannico, l’unico tra i vini della cantina a passare un anno in botti grandi di rovere. Due scelte che rivelano l’innovazione e la ricerca continua di Isabella Mustilli, pronta a sperimentare nuove tecniche pur mantenendo salda la tradizione vitivinicola della famiglia.

In conclusione, l’evento è stato un’occasione per scoprire non solo una varietà di vini pregiati, ma anche la passione di chi, come Isabella Mustilli, ogni giorno lavora per offrire un’esperienza unica. Con un’attenta cura dei dettagli e un amore incondizionato per la propria terra, la cantina Mustilli continua a raccontare la storia di un’eccellenza che affonda le radici nella tradizione, ma guarda sempre avanti con rinnovato spirito di innovazione.