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Atrani vince la battaglia legale: annullato il pagamento per la mini isola ecologica di Piazzale Marinella

27 marzo 2025 | 17:18
Atrani vince la battaglia legale: annullato il pagamento per la mini isola ecologica di Piazzale Marinella

Atrani. Dopo una battaglia legale durata ben 15 anni, si chiude definitivamente la controversia riguardante la mini isola ecologica interrata di Piazzale Marinella. Questa struttura, inaugurata nel 2009 ma mai entrata in funzione, è stata oggetto di un lungo contenzioso tra il Comune di Atrani e la Waste Research s.r.l. L’azienda aveva avviato un’azione legale per ottenere il pagamento di un credito residuo di 85.000 euro, oltre a ulteriori 10.954 euro per interventi aggiuntivi sull’impianto.
Inizialmente, il Tribunale di Salerno, sezione distaccata di Amalfi, aveva respinto l’opposizione del Comune di Atrani al decreto ingiuntivo notificato dalla Waste Research s.r.l., ritenendola tardiva. Tuttavia, questa decisione è stata recentemente ribaltata dalla Prima sezione civile del Tribunale di Salerno, che ha accolto le argomentazioni del Comune, revocando il decreto ingiuntivo e condannando la Waste Research s.r.l. al pagamento delle spese processuali per entrambi i gradi di giudizio, per un totale di circa 20.000 euro.
Determinante è stata l’analisi approfondita condotta dall’avvocato Antonio Parisi, rappresentante legale del Comune di Atrani. Egli ha evidenziato un errore nel calcolo dei termini per la presentazione dell’opposizione: la scadenza inizialmente fissata al 9 aprile 2012 cadeva in un giorno festivo (lunedì in Albis), il che, in base all’articolo 155, comma 4, del codice di procedura civile, comportava una proroga automatica al giorno successivo non festivo, ovvero il 10 aprile 2012. L’opposizione era stata presentata proprio in quella data, risultando quindi pienamente valida. Questa corretta interpretazione ha portato la Corte d’Appello a esaminare nel merito il ricorso del Comune, accogliendone in toto le ragioni.
La richiesta di pagamento avanzata dalla Waste Research s.r.l. è stata ritenuta infondata, in quanto i lavori eseguiti e le forniture contestate rientravano nel contratto d’appalto tra il Comune e la S.I.R. s.r.l., la quale aveva poi subappaltato i lavori alla Waste Research senza comunicarlo ufficialmente. Di conseguenza, non esisteva alcun vincolo contrattuale diretto tra il Comune e la Waste Research, come confermato dalla documentazione relativa alla fornitura delle isole ecologiche.
Inoltre, le opere eseguite presentavano gravi difetti, come già segnalato nel 2011 dall’ingegnere Cavanna. Le criticità evidenziate nella relazione tecnica non sono mai state risolte né dalla S.I.R. s.r.l. né dalla Waste Research, compromettendo la funzionalità dell’impianto.
Questa sentenza rappresenta un risultato significativo per il Comune di Atrani, che in caso di esito sfavorevole avrebbe dovuto affrontare un esborso superiore a 135.000 euro, includendo spese legali e interessi. Per un piccolo comune, evitare una spesa di tale entità rappresenta un successo notevole in termini di gestione economica e salvaguardia delle risorse pubbliche.
Il Sindaco di Atrani, Michele Siravo, ha espresso soddisfazione per l’esito della vicenda: «Questa vittoria è fondamentale per la nostra comunità. Grazie all’ottimo lavoro del nostro legale e alla determinazione dell’amministrazione, siamo riusciti a evitare un pesante onere economico. Continueremo a lavorare con impegno per garantire la tutela delle nostre risorse e il buon governo del nostro borgo».