Benvenuto a Fabio Mangone: il nuovo direttore del Museo Correale

29 marzo 2025 | 17:23

esclusiva intervista in anteprima dagli inviati di Positanonews lucio esposito e sara ciocio

Sorrento accoglie con entusiasmo il professore Fabio Mangone alla direzione del prestigioso Museo Correale. Un incarico che promette di dare nuova linfa vitale a questa istituzione culturale, puntando su innovazione, apertura internazionale e un forte legame con la comunità locale.

Nella suggestiva Sala dei Fondatori del Museo Correale, abbiamo avuto il piacere di incontrare e dare il benvenuto al professore Fabio Mangone, nuovo direttore del museo. Un volto noto per gli appassionati di arte e cultura, il professore Mangone aveva già affascinato il pubblico locale con una sua conferenza sull’architettura del paesaggio, nell’ambito di un convegno internazionale al SuorOrsola Benincasa, dimostrando una grande passione per la Penisola Sorrentina e per il patrimonio del Correale.

Un Museo dal respiro internazionale

Durante la nostra conversazione, Mangone ha voluto subito sottolineare un aspetto fondamentale del Museo Correale: “Non è un piccolo museo e non è provinciale. Quando lo scoprii 25 anni fa, ne rimasi profondamente colpito. Il Correale è una realtà culturale complessa e di grande valore, con collezioni di rilievo internazionale e un pubblico prevalentemente straniero. Gli stessi fondatori, i Correale, erano cosmopoliti e le loro scelte collezionistiche rispecchiano un respiro internazionale, che si riflette ancora oggi nell’offerta culturale del museo.”

L’importanza della collezione viene ribadita attraverso la presenza di artisti del calibro di Artemisia Gentileschi e della scuola fiamminga, confermando il valore del museo ben oltre i confini locali. Mangone ci tiene a sfatare il concetto di “museo di provincia” e anzi punta a rafforzare la connessione del Correale con altri musei italiani e internazionali, attraverso iniziative congiunte ed eventi di grande rilievo.

Il Museo come cuore pulsante della comunità

Uno degli obiettivi principali del nuovo direttore sarà quello di rafforzare il rapporto del museo con la città e i suoi abitanti. “Il Museo Correale deve essere il soggiorno di casa dei sorrentini e al tempo stesso il salotto buono per il pubblico internazionale. Per questo voglio sviluppare maggiormente le relazioni con le scuole, le associazioni culturali e le Amiche del Correale, creando un dialogo costante con la comunità.”

A supporto di questa visione, Mangone cita la Convenzione di Faro, un trattato internazionale che sottolinea il valore sociale del patrimonio culturale e promuove una partecipazione attiva della cittadinanza. “Il museo non deve essere un luogo statico, ma un motore di iniziative che arricchiscono la vita culturale della città”, afferma con convinzione.

Progetti futuri: una mostra su Torquato Tasso e aperture alla contemporaneità

Tra i progetti già in cantiere, Mangone ha un’idea ambiziosa: una grande mostra su Torquato Tasso e l’arte, che valorizzi il legame di Sorrento con il celebre poeta. “Sorrento merita questa mostra e il Correale ne sarebbe la sede ideale. Chiederò aiuto per trovare le risorse necessarie, ma sono certo che riusciremo a realizzare qualcosa di straordinario.”

Non solo arte antica: il nuovo direttore intende anche avvicinare il museo alla contemporaneità, aprendo spazi per mostre e dialoghi tra l’arte classica e quella moderna. “I Correale non collezionavano solo opere del passato, ma erano attenti al loro tempo. Credo che oggi sia importante seguire questa stessa filosofia e creare occasioni di confronto tra epoche diverse.” Un’idea che potrebbe suscitare dibattito, ma che di certo aggiungerebbe nuove prospettive alla programmazione culturale del museo.

Il legame personale con Torquato Tasso e la valorizzazione della rete museale

Mangone condivide un’affascinante curiosità personale: “Discendo dalla famiglia Rossi, la stessa della madre di Torquato Tasso, e questo ha sempre rafforzato il mio legame con il poeta. Il Museo Correale possiede edizioni cinquecentesche e manoscritti tassiani, ed è quindi la sede perfetta per valorizzare questa figura con una mostra di respiro nazionale e internazionale. Vorrei coinvolgere altre istituzioni culturali come Urbino e Firenze per creare un evento di grande impatto.”

Il progetto si inserisce in una visione più ampia di collaborazione tra musei, puntando a rafforzare i legami con altre realtà italiane e internazionali per realizzare scambi e iniziative comuni. “Pensiamo al Tasso come metafora del Correale: il poeta è stato ospite delle principali corti italiane, e così anche il museo deve entrare a far parte di un circuito culturale di ampio respiro.”

Un direttore tra passione e pragmatismo

Interrogato sulla sua visione della direzione museale, Mangone afferma: “Mi riconosco in un modello che unisce la passione per la storia dell’arte con la gestione strategica. Un museo è fatto di due capitali: quello culturale, rappresentato dalle collezioni e dall’architettura, e quello umano, che comprende il personale, la comunità e i visitatori. La sinergia tra questi due elementi è essenziale per il successo di un’istituzione culturale.”

Mangone cita la sua esperienza come superiore di un’arciconfraternita storica di Napoli, un contesto che gli ha permesso di sviluppare una sensibilità verso il rapporto tra patrimonio e comunità locale. “L’interazione tra capitale materiale e immateriale è un concetto chiave nelle politiche museali moderne. Un museo deve essere inclusivo, accessibile e in dialogo costante con il pubblico.”

Tra le prossime iniziative, il nuovo direttore intende migliorare la fruizione del giardino del museo, recentemente oggetto di un progetto di messa in sicurezza finanziato dal PNRR. “Abbiamo abbattuto le barriere architettoniche per rendere il giardino più accessibile, e vogliamo trasformarlo in un luogo di incontro e di esperienza culturale, senza contraddire la sacralità delle opere custodite all’interno.” L’entusiasmo e la visione innovativa di Fabio Mangone lasciano presagire un periodo di grande fermento per il Museo Correale.