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Cronaca
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Braccio di ferro in Costiera Amalfitana: sciopero Miramare Service, sindacati contro azienda

14 marzo 2025 | 09:14
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Braccio di ferro in Costiera Amalfitana: sciopero Miramare Service, sindacati contro azienda

Braccio di ferro in Costiera Amalfitana: sciopero Miramare Service, sindacati contro azienda
Tensioni alle stelle in Costiera Amalfitana: i lavoratori della Miramare Service incrociano le braccia il 26 marzo, proclamando uno sciopero che rischia di paralizzare i servizi di igiene urbana in diversi comuni. La miccia è stata accesa dalle denunce del sindacato FIAL Ambiente e Servizi, che punta il dito contro le condizioni di lavoro e l’organizzazione interna dell’azienda, “in house” dei comuni costieri.

RSU nel mirino: sindacati denunciano ostruzionismo aziendale

Al centro della contesa, il mancato riconoscimento della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU), eletta nel dicembre scorso. Secondo il FIAL, l’azienda starebbe ostacolando l’operato della RSU, negando gli strumenti necessari per svolgere il proprio mandato. “Un vero e proprio boicottaggio“, tuonano i sindacati, che accusano l’amministratore unico di “sminuire il ruolo della rappresentanza sindacale“.

Contratti e appalti: ombre sul futuro dei lavoratori

Non solo RSU: nel mirino dei sindacati anche gli inquadramenti contrattuali, ritenuti irregolari, e la gestione unilaterale della riorganizzazione dei servizi. A preoccupare, inoltre, l’incertezza sul futuro dei lavoratori, con alcuni comuni pronti a mettere a gara i servizi ambientali. “Vogliamo garanzie per i nostri iscritti“, ribadisce il FIAL.

Miramare Service si difende: “Dialogo sempre aperto, accuse infondate”

La risposta dell’azienda non si è fatta attendere: in una lettera, l’amministratore unico respinge le accuse e rivendica il dialogo costante con i sindacati. “Abbiamo sempre dato importanza alle relazioni sindacali“, afferma, precisando che la documentazione necessaria per il riconoscimento della RSU è incompleta.

Sciopero confermato, Prefettura chiamata in causa

Nonostante le rassicurazioni, il FIAL conferma lo sciopero del 26 marzo, mentre la Miramare Service chiede l’intervento del Prefetto di Salerno per un tavolo istituzionale. La palla passa ora alle istituzioni, chiamate a mediare in una vertenza che rischia di avere pesanti ripercussioni sulla collettività.