Cardiologia a Sorrento , un reparto all’avanguardia impianto di S-icd e pacemaker leadless su due anziani

26 marzo 2025 | 09:52
Cardiologia a Sorrento , un reparto all’avanguardia impianto di S-icd e pacemaker leadless su due anziani

Cardiologia a Sorrento , un reparto all’avanguardia impianto di S-icd e pacemaker leadless su due anziani

Anche se in difficoltà per carenza di organico il reparto di Cardiologia dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento sta facendo un grandissimo lavoro con circa 140 procedure dall’agosto a oggi. Con un organico composto da quattro medici guidato da Vincenzo Iaccarino in attività ambulatoriali con il dottor Nicola Tufano, apprezzato anche come scrittore , oltre che valente professionista, in Ambulatorio di Ecocardiografia abbiamo il dott. Dario Fontana, Ambulatorio Pacemaker il dott. Fabio Maresca, e Ambulatorio Piani Terapeutici FAC  la dott.ssa Elena De Angelis.

Negli ultimi giorni, l’equipe diretta dal Responsabile UOSD Cardiologia UTIC, dott. Vincenzo Iaccarino, con il dott. Fabio Maresca e dell’infermiere assistente Salvatore De Turris, ha eseguito con successo l’impianto di un S-ICD su una paziente di 70 anni, A.M., affetta da cardiomiopatia severamente ipocinetica e già sottoposta a bypass aorto-coronarico.

La peculiarità dello S-ICD rispetto ai tradizionali ICD transvenosi risiede nella sua modalità di impianto sottocutaneo, che consente una defibrillazione efficace senza la necessità di elettrocateteri inseriti nel sistema venoso e nelle camere cardiache, riducendo così i rischi connessi a tali procedure. Sebbene questa tecnica sia in uso da circa un decennio, il suo impiego a Sorrento rappresenta una significativa innovazione.

Un’altra tecnologia di recente introduzione riguarda l’impianto di pacemaker leadless con fissaggio a vite, caratterizzato dalla possibilità di riposizionamento, sostituzione e aggiornamento a versione bicamerale. Tale impianto è stato effettuato con successo su un paziente di 61 anni, E.A., carpentiere di professione, affetto da fibrillazione atriale permanente con episodi di tachicardia e pause significative.

La scelta di questo tipo di pacemaker rispetto al tradizionale è stata dettata dalla necessità di minimizzare l’impatto dell’impianto sulla vita lavorativa del paziente, che richiede piena mobilità degli arti superiori e l’uso frequente di strumenti a vibrazione. Il dott. Iaccarino ha spiegato che i pacemaker leadless sono dispositivi miniaturizzati di stimolazione cardiaca privi di fili, in cui il generatore d’impulsi e gli elettrodi sono integrati in un’unica unità completamente intracardiaca, eliminando così la necessità di elettrocateteri convenzionali e della tasca prepettorale sottocutanea.