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Castellammare, presunti abusi: nuovi dettagli, ma anche contraddizioni nei racconti dei bambini

20 marzo 2025 | 12:29
Castellammare, presunti abusi: nuovi dettagli, ma anche contraddizioni nei racconti dei bambini

Castellammare, presunti abusi: nuovi dettagli, ma anche contraddizioni nei racconti dei bambini
Si complicano le indagini sul caso di presunti abusi sessuali e maltrattamenti che vedono coinvolta una professoressa di sostegno di 37 anni, V.S., arrestata lo scorso novembre. L’incidente probatorio, richiesto dalla Procura di Torre Annunziata per cristallizzare le testimonianze dei sette alunni della scuola Salvati di Castellammare di Stabia, si è concluso con l’emergere di nuovi dettagli e alcune contraddizioni rispetto ai racconti iniziali.

Testimonianze confermate, ma con nuovi elementi

I minori, come riporta Dario Sautto de “Il Mattino”, ascoltati in modalità protetta, hanno in gran parte confermato le accuse già mosse nei confronti dell’insegnante, inclusi presunti rapporti sessuali in una “saletta” della scuola e la visione di materiale pornografico su una lavagna elettronica. Tuttavia, durante gli interrogatori sono emersi anche elementi inediti e alcune discrepanze che necessitano di ulteriori verifiche.

Dubbi sulla visione di video porno e sul contesto delle testimonianze

Nonostante le dichiarazioni dei ragazzi, gli accertamenti tecnici non hanno finora confermato la presenza di video pornografici sulla lavagna elettronica. Inoltre, si indaga sul contesto in cui sono maturate le testimonianze, con sospetti di “minacce” e possibili ritorsioni da parte degli alunni, alcuni dei quali erano stati sospesi dall’insegnante per aver fumato in bagno.

Perizia psichiatrica per valutare l’attendibilità dei minori

Il giudice Luisa Crasta ha disposto una perizia psichiatrica per valutare l’attendibilità dei minori, la loro capacità di testimoniare e la loro eventuale suggestionabilità. I risultati delle perizie, attesi per luglio, saranno cruciali per il prosieguo dell’indagine.

Accuse respinte dalla difesa, indagini in corso

La professoressa, attualmente in carcere, ha sempre respinto le accuse, sostenendo la propria innocenza. La difesa, guidata dall’avvocato Francesco Cappiello, punta a chiarire le contraddizioni emerse e a dimostrare l’infondatezza delle accuse. Le indagini proseguono per fare luce su una vicenda complessa e delicata, che ha scosso profondamente la comunità scolastica e la cittadinanza.