Penisola sorrentina e Positano con il fiato in sospeso |
Cronaca
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Contenzioso sull’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina: il Commissario ad Acta ricorre in appello

3 marzo 2025 | 18:30
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Contenzioso sull’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina: il Commissario ad Acta ricorre in appello

Contenzioso sull’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina: il Commissario ad Acta ricorre in appello

La realizzazione dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana è nuovamente al centro di un acceso dibattito amministrativo e giudiziario. Il Commissario ad Acta, ing. Gennaro Sosto, ha presentato appello contro la sentenza del TAR Campania che ha annullato la delibera del Comune di Sant’Agnello, ostacolando l’iter per la costruzione della struttura sanitaria tanto attesa dai cittadini del territorio.

Il Progetto e il suo Iter Amministrativo L’idea di un ospedale unico per la Penisola Sorrentina nasce nel 2010, con la richiesta congiunta di diversi Comuni , da Sorrento a Vico Equense e Massa Lubrense, tutta la Penisola sorrentina, e Positano, in Costiera amalfitana, che, pur facendo parte della provincia di Salerno, è totalemente rivolto alla Penisola per le problematiche socio sanitarie, alla Regione Campania e alla ASL Napoli 3 Sud. L’area individuata per la costruzione era quella del Distretto Sanitario n. 59, nel Comune di Sant’Agnello. Dopo un lungo iter burocratico e diverse revisioni dello studio di fattibilità, nel 2019 la Regione Campania ha sottoscritto un Accordo di Programma con il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia, stanziando 65 milioni di euro per il progetto.

La ASL Napoli 3 Sud ha successivamente affidato gli incarichi di progettazione e indagine, portando avanti le fasi necessarie alla realizzazione dell’opera. Nel 2022, la Regione ha nominato il Commissario ad Acta per accelerare le procedure e superare eventuali ostacoli amministrativi.

Lo Stop del Comune di Sant’Agnello Nonostante il percorso amministrativo fosse giunto a una fase avanzata, nel settembre 2023 il Comune di Sant’Agnello ha revocato la precedente approvazione del progetto, accogliendo alcune osservazioni sollevate da cittadini e associazioni ambientaliste. Tale decisione ha bloccato l’iter, generando un contenzioso con la ASL Napoli 3 Sud, la Regione Campania e il Commissario ad Acta.

Il TAR Campania, con sentenza pubblicata il 30 dicembre 2024, ha accolto il ricorso della ASL e del Commissario, annullando la delibera comunale per violazione del principio del “contrarius actus” e della leale collaborazione tra enti pubblici. Tuttavia, il Tribunale ha rigettato la richiesta di risarcimento danni avanzata dal Commissario e dalla ASL per la perdita del finanziamento e per i costi già sostenuti.

Il Ricorso al Consiglio di Stato In risposta alla sentenza del TAR, il Commissario ad Acta ha presentato appello al Consiglio di Stato, contestando il rigetto della richiesta di risarcimento danni. Secondo l’appellante, la decisione del TAR sarebbe errata e priva di motivazione adeguata, non considerando il danno emergente derivante dagli esborsi già effettuati per il progetto e il lucro cessante legato al finanziamento di 88 milioni di euro destinato alla realizzazione dell’ospedale.

Il ricorso evidenzia anche la responsabilità del Comune di Sant’Agnello, ritenuto colpevole di aver bloccato il procedimento in modo arbitrario e contrario ai principi di buona amministrazione. Secondo la difesa del Commissario, l’illegittimità della decisione comunale dovrebbe comportare un risarcimento per i danni subiti dalla ASL e dall’intero sistema sanitario regionale.

Conclusioni La vicenda dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina si conferma un caso emblematico delle difficoltà burocratiche che possono rallentare la realizzazione di infrastrutture strategiche. Il ricorso al Consiglio di Stato potrebbe rappresentare un punto di svolta per sbloccare definitivamente il progetto e garantire ai cittadini della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana una struttura sanitaria moderna ed efficiente. Nel frattempo, il destino dell’opera resta sospeso tra decisioni amministrative e giudiziarie, con la speranza che venga trovata una soluzione nel più breve tempo possibile.