Costiera Amalfitana senza medici? L’emergenza sanitaria che preoccupa

La situazione dell’assistenza medica di base in Costiera Amalfitana sta raggiungendo livelli critici, con ben otto posti di medici di base vacanti a causa di pensionamenti e trasferimenti. Le aree più colpite sono Positano, Praiano, Maiori e Minori, mentre Amalfi e Tramonti hanno bisogno di due medici. Nonostante le richieste inviate a circa 500 medici in graduatoria, nessuno ha accettato l’incarico, nonostante alcune amministrazioni locali avessero offerto strutture e posteggi gratuiti.
Questo vuoto di professionisti crea disagi sia per la popolazione locale, spesso costretta a cercare assistenza fuori dal proprio comune, sia per i medici già in servizio, che si trovano a gestire un numero di pazienti ben oltre il limite previsto. Infatti, il Distretto Sanitario 63 ha recentemente ottenuto l’approvazione per un aumento del numero massimo di pazienti per medico, portandolo da 1500 a 1800.
Un episodio emblematico della crisi è avvenuto ieri a Positano, dove la dottoressa Pesacane è andata in pensione e la dottoressa Ferrara, ancora in formazione, ha ottenuto l’incarico, seppur prima della conclusione del suo triennio formativo, previsto per il 2025. Tuttavia, questo passaggio ha causato un imprevisto: l’elenco degli assistiti della dottoressa Ferrara è stato azzerato, e circa mille pazienti sono stati “liberati” automaticamente dal sistema e assegnati ad altri medici, creando confusione tra coloro che non erano a conoscenza di questa variazione.
La legge prevede che i medici in formazione possano avere al massimo 1000 pazienti, ma in casi di grave carenza, il limite può salire fino a 1800 una volta completato il percorso di studi. Questa situazione ha suscitato indignazione e preoccupazione tra i cittadini di Positano e Praiano, che ora rischiano di dover fare riferimento a medici con studi in località distanti, come Cetara o Tramonti, difficili da raggiungere.
L’ASL ha fatto sapere che il Distretto Sanitario 63 ha già avviato delle trattative per risolvere il problema e trovare soluzioni adeguate. Secondo il direttore responsabile Salvatore Ferrigno, le proposte sono già state inviate al Comitato Aziendale dell’ASL Salerno e dovrebbero essere esaminate durante la riunione del 2 aprile. Nel frattempo, l’ASL chiede la collaborazione dei cittadini per favorire un’ottica di solidarietà, suggerendo di dare priorità a chi ha maggiore bisogno e garantendo che il servizio medico possa essere ricevuto anche tramite altri medici del distretto che operano in comuni limitrofi.